Per chi non lo sapesse siamo ancora in gioco nonostante un girone impossibile con i vice-campioni del mondo e i terribili olandesi, nonostante i torti arbitrali. Quasi non si ci scommetteva più, non si ci sperava… questa volta sembrava già tutto finito. I giornali di tutta Italia parlavano di miracolo, di missione impossibile ma sinceramente nulla di tutto ciò è stato fantascienza, cinema o quant’altro di poco reale. Era una partitissima da dentro o fuori. Chi vinceva continuava la sua avventura. La rivalità che abbiamo con i francesi ha radici storiche. A dire il vero non era “solo” una partita da dentro o fuori: si sarebbero battuti i rivali di sempre.
In una bellissima cornice sportiva dove con tanta pioggia e tante emozioni, neppure le maglie degli italiani ci rammentavano l’azzurro del cielo. Campioni del mondo in divisa bianca.
“PARTITI”. Passano solo otto minuti e uno dei migliori dei loro si rompe: Ribery fuori in lacrime.
Per questa volta almeno, per l’erede di Zidane, non ci sarà rischio di prendere alcuna testata.
Poveri francesi, i nostri sono in “palla”.
Se non fosse che un affamatissimo Toni divorasse tante ghiottissime occasioni per passare in vantaggio, probabilmente, già a fine primo tempo, la gente non avrebbe avuto più motivo di rimanere sugli spalti, avrebbe iniziato ad abbandonare lo stadio per non incappare nella fila dei titoli di coda. Comunque il destino è segnato. Toni abbattuto in area: è un rigore sacrosanto!
Il prof Pirlo che questa sera, in una lezione pratica, illustra come i francesi vengono colpiti e affondati in una battaglia europea di una serata di giugno, realizza un rigore magistrale. Probabilmente non se n’è accorto nessuno ma i francesi sono rimasti in 10. Abidal espulso.
Gli avversari ci provano molto timidamente ma sono gli italiani ad avere le occasioni migliori.
Quando si va negli spogliatoi scorrono le immagini dei familiari azzurri, e se pure la Seredova canta a squarcia gola l’inno di Mameli, si pensa che probabilmente tifare Italia va oltre i confini geografici e della semplice vocina anagrafica “luogo di nascita”. Probabilmente da stasera i tifosi italiani non sono solo quelli dalle alpi in giù.
Ritornando al massacro dei francesi, il ritorno in campo è la loro fine. Punizione dal limite dell’area e De Rossi questa volta fa centro. Goooaaalllll. Si aspetta scalpitante la fine dei novanta minuti e non di certo perché i francesi incutono timore. Triplice fischio finale e tutti a festeggiare per le piazze. Dagli italiani, che sono in questa magica notte sugli spalti, parte il coro “..à la maison”, probabilmente meno melodico di altri ma sicuramente tanto bello a sentirsi. Vincere la battaglia e augurare agli avversari un dolce rientro a casa è un pensiero gentile: “FRANCESI à la maison!!!”
Aldo Maria Rosignuolo