Con vivo interesse leggo sul sito goladelrosa, l’apertura del museo archeologico nel nostro comune. Si tratta di un evento culturale di rilevante importanza a cui tutti dobbiamo guardare con coinvolgimento ed attenzione se è vero, come è vero, che la crescita culturale è il volano di tutte le altre conquiste. Alla luce di ciò, dobbiamo sperare che la struttura, che sta per essere inaugurata, sopravviva alla coreografia del primo giorno e diventi, stabilmente, oggetto di interesse da parte dei cittadini, soprattutto dei più giovani ed acculturati, assurgendo così a strumento di crescita della persona e, di conseguenza, del territorio. La conoscenza dei primordiali elementi della nostra civiltà, che si realizza attraverso lo studio degli antichi reperti, contribuisce a farci riappropriare della conoscenza della nostra storia e quindi della nostra identità, momenti conoscitivi importanti per leggere e comprendere bene i fenomeni del nostro tempo. Su queste basi si realizza la crescita di una società la cui quotidianità viene informata da una scala di valori autentici e solidi, fondamenti di una vita migliore. Tempo addietro, in un simposio televisivo cui parteciparono autorevoli esponenti della intellighenzia nazionale, per interpretare i numerosi episodi delittuosi che, con spaventosa cadenza, si ripetevano in una realtà urbana del nostro meridione, la prima cosa che fu stigmatizzata era l’assenza, in quel luogo, di ritrovi culturali a fronte della quale si era centuplicata la presenza di sale di video-giochi. Molti degli studiosi, alla fine, convenirono che l’abbrutimento dei rapporti umani e i molti disagi esistenziali che, quasi sempre, generano fenomeni delittuosi, prendono piede la dove il menage quotidiano è imbrigliato dai legacci del buio culturale e, conseguentemente, dalla assenza degli autentici valori morali. Non ci illudiamo che, con l’apertura del Museo, abbiamo avviato il complesso processo della nostra crescita interiore che, al contrario, richiede l’attivazione di numerosi meccanismi. Vogliamo, tuttavia, ottimisticamente credere che, con la lodevole iniziativa, qualcosa comincia a muoversi e nel verso giusto anche da noi.
Rosignuolo Giovanni