Lettera di rinuncia alla surroga in Consiglio Comunale del Prof. L.Fiore

Al Presidente del Consiglio Comunale

Al Sindaco

Ai Consiglieri comunali

OGGETTO: rinuncia surroga

In riferimento alla lettera di convocazione del Consiglio Comunale del 30 settembre per essere  nominato consigliere del Comune di San Sosti, sento la necessità di esprimere alcune doverose precisazioni.

Premetto che quando un cittadino è chiamato a far parte del Consiglio Comunale della sua città costituisce motivo di orgoglio, ma si avverte anche il peso del ruolo che dovrà svolgere con responsabilità sia in termini di efficacia che di efficienza.

Ritengo che per assolvere tale compito nelle giuste manifestazioni non ci siano più le condizioni pratiche e politiche; sarei pertanto destinato a snaturare le mie prerogative di vigilare sull’azione amministrativa e proporre iniziative vantaggiose per la collettività. Manca poco all’inizio della gestione ordinaria e la legislatura si può considerare conclusa.

Ma anche difficoltà di collocazione all’interno del Consiglio mi impongono la rinuncia; non potrei aderire al gruppo di maggioranza perché ha completamente disatteso le direttrici dello sviluppo presentate agli elettori, ha ignorato la partecipazione dei cittadini, privilegiando invece la filosofia del giorno per giorno alla conquista di personali consensi elettorali senza una visione ed un respiro programmatico più ampio……. In sintesi, allo stato attuale, non è proprio “conveniente vivere a San Sosti”, ma semmai è stato accelerato il processo di svuotamento; il paese vive un’agonia lenta ed inesorabile che soffoca ogni illusione. Altro che “paese laboratorio”, dove ogni cittadino avrebbe esaltato le proprie potenzialità. E dove sono le forme societarie pubblico-privato quale modello organizzativo per la gestione della Fiera? La realtà è che la Fiera, un tempo fulcro dell’economia sansostese, ora è una normale manifestazione che non incide nel tessuto economico locale.

Per motivi di etica politica, neppure con la minoranza avrei potuto fare gruppo, non avendone la legittimazione democratica.

Per queste ragioni counico formalmente di non poter accettare la surroga e pertanto non sarò presente alla odierna seduta consiliare.

Egregio presidente, questa vicenda però mi suggerisce un aspetto rilevante sul quale sarebbe opportuno avviare una seria riflessione.

L’opinione pubblica, i cittadini, gli elettori, i giovani……. si chiedono: il vice sindaco si è dimesso (quando uno si dimette, egregio Cundari, soprattutto da Vice Sindaco significa che certamente c’è qualche cosa che non va e, qualche astensione non purifica l’immagine);

il capo gruppo di maggioranza ha fatto la stessa cosa, due componenti della lista rifiutano la surroga…. Questi, secondo Lei, sono aspetti normali che possono passare inosservati? Non crede che ci sia un malessere diffuso e che questo civico consesso abbia perso credibilità? Non crede sia giusto e doveroso avviare una chiarificazione in rispetto ai tanti cittadini che vorrebbero sapere? Non si può far finta di nulla e pensare invece a ricandidature che non trovano alcuna legittimazione sul piano della buona amministrazione. La verità è che occorre un gesto di lealtà politica, prendere atto che è indispensabile aprire una nuova primavera se veramente vogliamo dare un futuro a questa nostro paese, destinato a diventare sempre più “borgo”, facendo largo ai tanti giovani che potranno portare entusiasmo ed idee innovative. 

 Prof. Luigi Fiore

San Sosti, li 30 settembre 2008

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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