Appello a tutte le forze politiche, sociali, imprenditoriali di San Sosti.

Sulla base di riflessioni,  che sono ormai consuetudine, quando, in un qualsiasi momento ed in un qualsiasi conteso, parliamo  del nostro Comune, delle sue problematiche di sviluppo e del suo futuro, che quasi sempre ci portano a dare, nostro malgrado, un  giudizio negativo e che ci predispongono ad un atteggiamento di resa di fronte alle concrete difficoltà che San Sosti ha nel trovare una propria via di sviluppo socio-economico.

Sulla base di oggettive difficoltà, di palesi ritardi, di inadempienze politico-amministrative che si sono succedute negli anni precedenti, alcune volte per motivi inerenti a limitazioni tipiche di quei Comuni con un ridottissimo numero di abitanti, ed alcune volte per incapacità o scarsa intraprendenza politica-amministrativa, dandone per certe, sia  la buona volontà che le buone intenzioni, di chi ci ha amministrato sia nel passato prossimo che nel passato più remoto.

Sulla base delle grandi potenzialità che San Sosti ha, sia per le sue caratteristiche naturali, geografiche,  artigianali, e di tradizioni e di cultura popolare.

Sulla base del fatto che nel nostro territorio è presente un Santuario tra i più importanti del meridione, che fa di San Sosti un punto di riferimento della religiosità cattolica.

Sulla base del fatto che a questo bellissimo ed importante Santuario, è correlata una fiera conosciuta in quasi tutta la Calabria, e che richiama una enorme quantità di visitatori e di espositori.

 

PROPONGO per le prossime elezioni comunali

 

quando si tratterà di andare ad individuare chi dovranno essere sia i Capolista, candidati alla carica di Sindaco, che i singoli candidati alla carica di Consigliere, fra i quali verranno scelti gli Assessori, di porre notevole attenzione e di non farsi condizionare da aspetti puramente aritmetici elettoralistici, magari basandosi sul numero dei voti di famiglia o del ristretto gruppo di sostegno, più che basarsi su reali capacità e potenzialità che il ruolo richiede.

Ogni candidatura è valida e sacrosanta, ed ogni cittadino ha il diritto-dovere di potersi proporre o di essere proposto alla guida dell’amministrazione o a  rappresentare una parte politica in Consiglio comunale, ma bisogna tenere presente le difficoltà del momento e le difficoltà che espletare anche quella che può sembrare una carica di semplice Consigliere, può comportare.

 

Queste considerazioni non escludono assolutamente la mia modestissima persona, considerato che in un mio scritto di qualche mese fa mi sono proposto a guidare una coalizione civica e che come ho più volte spiegato, era finalizzata a stimolare il dibattito politico, che al momento sembrava stagnante e basato, alcune volte, su personalismi più che su come affrontare realmente problematiche di rilievo politico. Aggiungo inoltre, di essere conscio che, aspirazioni personali a parte, bisogna che siano gli altri a candidarti e non se stessi, fermo restando la mia disponibilità all’impegno sia politico che sociale nell’ambito della nostra comunità.

Chi ci amministrerà negli anni avvenire si troverà di fronte a difficoltà maggiori di quelle degli anni passati.

La crisi economica a livello  mondiale.

I sempre meno consistenti e frequenti finanziamenti statali, regionali e provinciali.

I tagli alla spesa pubblica.

L’immigrazione, che comunque sta interessando anche i nostri territori e le problematiche essa comporta, compresa la sicurezza.

La spazzatura. Le energie alternative. La disoccupazione. Il degrado ambientale e la sicurezza stradale. Il verde pubblico da far convivere con l’avanzare della cementificazione.

Queste, solo alcune delle problematiche con le quali le Amministrazioni, anche di piccoli Comuni, dovranno fare i conti negli anni avvenire.

Buon lavoro a tutti.

Pietro Bruno

Una risposta a “Appello a tutte le forze politiche, sociali, imprenditoriali di San Sosti.

  1. Deve essere così. Non bisogna assolutamente mettere insieme gente incapace. Io credo che a San Sosti manchi la gente capace, non ci sta nessuno che può spingere questo paese verso lo sviluppo o almeno a bloccare il regresso. Mi riferisco a tutti: politici e non.
    La speranza è che un giorno la popolazione si renda conto che, per risollevare il paese, dovrà cambiare mentalità.
    Non aggiungo altro perchè potrei offendere i miei paesani e non voglio assolutamente farlo. Lo stato sociale attuale è pietoso (non solo politicamente) bisogna assolutamete stimolare per far riflettere.

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