Pubblico integralmente quanto ricevuto dal Sindaco di San Sosti Vincenzo Bruno in riferimento ai commenti fatti al mio articolo ‘Vincenzo De Luca ci “ridona” l’ascia di Kyniskos‘. Colgo l’occasione per ribadire, qualora ce ne fosse bisogno, che il Giornale Interattivo riserva ospitalità a tutti, in linea con la sua condotta assolutamente imparziale. Saranno operate rigorosissime censure a quegli articoli o commenti che dovessero scadere in fatti ed offese di carattere personale. Mi è premuto fare questa premessa per fugare qualsiasi dubbio che dovesse, in merito, adombrarsi.
Raffaele Rosignuolo
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Alla C.A. dell’Ing. Raffaele Rosignuolo
Responsabile Legale
Sito Internet www.goladelrosa.eu
87010 Via del Santuario San Sosti (CS)
Verificare, puntualmente, l’azione di chi governa la “Cosa Pubblica” ed in genere analizzare, riflettere, discutere, criticare, proporre soluzioni più idonee ai tanti problemi ed informare con ogni mezzo la società civile… per invocare la cosiddetta “Pubblica Opinione”…tutto questo è linfa vitale per una sana democrazia! Ciò premesso, per ossequiare le più elementari regole della democrazia dell’informazione, è necessario saper distinguere dalla critica positiva la violenza verbale, la polemica sterile, il vilipendio delle Istituzioni e l’offesa a mezzo stampa…perché, altrimenti, si rischia di cadere nel degrado dell’imbarbarimento della vita politica e della società civile!
In tal senso è fondamentale in democrazia, oltre che deontologicamente auspicabile, veicolare alla “Pubblica Opinione”, sempre e solo, una “corretta informazione”! Evitando, quindi, ogni palese falsità e di scadere nel turpiloquio ed in qualsiasi discriminazione che violi il rispetto assoluto della dignità della persona umana, dei diritti dell’uomo e del cittadino.
Pertanto questo mio breve intervento sul blog del meritevole ed utilissimo sito web http://www.goladelrosa.eu creato dal nostro concittadino Ing. Raffaele Rosignolo, vuole essere un normalissimo, chiaro tentativo di garantire un clima più sereno e civile nella comunicazione on-line che riguarda il nostro Paese e la sua comunità, soprattutto, alla vigilia delle Elezioni Amministrative del 2009!
Indubbiamente l’acredine personale e la psiche-contorta e disturbata, (purtroppo, presente, fortunatamente in misura, assolutamente, marginale nella “competizione politica locale”) se viene raccolta e rilanciata on-line diventa, sicuramente, fuorviante e spesso anche lesiva del decoro e dell’immagine di San Sosti!
Caro Ing. Rosignolo, purtroppo, un pessimo esempio, recentissimo, del genere, è avvenuto a seguito del tuo articolo “Vincenzo De Luca ci ridona l’Ascia Votiva di Kyniskos” del 24-11-2008, con n.2 commenti, rigorosamente “Anonimi”, contro il sottoscritto. Dalla bella notizia relativa all’avvenuta correzione dell’errore del British Museum sulla esatta provenienza dell’ascia votiva di Kyniskos -da San Sosti Campania a San Sosti Calabria- grazie all’intervento dell’amico Avv.Vincenzo De Luca (in verità già sollecitata nel 1969 dalla famosa archeologa Zancani-montuoro, che riusci ad ottenere la prima, fondamentale, correzione da “Ascia votiva da Sant’Agata D’esaro” a quella “da San Sosti”, successivamente vanno ricordate altre richieste, sempre con riferimento alla correzione della Regione di provenienza dell’Ascia, cioè quelle prodotte nel 1980 da Pierino Calonico, nel 1981 da Angelo Calonico, in qualità di Sindaco di San Sosti, nel 1995 da Silvana Perrone, in qualità di Sindaco di San Sosti, dal sottoscritto nel 2001 e nel 2006 dall’Ing. Antonio Castellucci ) si è passati a scrivere e pubblicare che “Vincenzo De Luca ci ridona l’Ascia Votiva di Kyniskos” con due commenti allegati a dir poco disdicevoli, che tra l’altro irridono e sottovalutano l’importanza del Museo Multimediale Archeologico del Parco Nazionale del Pollino “San Sozonte” di San Sosti! Al riguardo mi preme sottolineare, innanzitutto, che il nostro Museo Archeologico è una meravigliosa realtà culturale, un “Bene Comune”, un vanto per San Sosti, per il Parco e per la Calabria. Le oltre 600, interessate ed entusiaste, visite (in maggioranza provenienti da ogni parte d’Italia e dall’Estero) al Museo, dall’otto di Agosto ad oggi, il grandissimo trend di crescita previsto ed il gran numero di visite -300 in pochi giorni- al sito internet http://www.sozonthesmuseum.com, confermano il successo della mostra multimediale – archeologica, della sua sede e della sua attenta organizzazione ad opera dei Signori Angelo Martucci, Giovanni Martucci, Francesco Artuso, Stefano Carbone e Pierino Calonico, professionisti “volontari” che da oltre un anno, dimostrando tutta la loro dedizione e passione in materia, si sono messi a disposizione ed al servizio della nostra Cittadinanza.
In conclusione carissimo Ing. Rosignuolo, in qualità di responsabile legale del suddetto sito internet, pur apprezzando e congratulandomi con te per l’importante funzione che il tuo sito svolge, quotidianamente, a favore dell’informazione, sottolineo che non serve alla conoscenza della nostra Comunità dare eccessivo spazio a voci incontrollate che denigrano il nostro paese e la Cittadinanza solo perché, con freddo e stolto calcolo pseudo-politico, pensano, esclusivamente ed ossessivamente, di colpire l’Amministrazione del Sindaco Vincenzo Bruno, sempre ed anche quando ha fortemente voluto e realizzato opere che rappresentano, chiaramente, un salto di qualità culturale e sociale per la nostra Comunità. Nella fattispecie ribadisco che il nostro Museo Archeologico è un’opera invidiata e giudicata da ogni dove come modello da seguire…come strumento di sviluppo economico e sociale…come straordinario ed importante segno della nostra millenaria cultura e civiltà in Calabria, in Italia e nel mondo!
Pertanto “Il qualunquista” di turno può pensare male di tutto e di tutti, ma non può andare contro la Storia! Infatti la sensibilità e l’attaccamento alla nostra Comunità, ampiamente dimostrate in questi lunghi anni, per creare e valorizzare tutte le nostre risorse, (eventualmente ti farò avere un memoriale delle iniziative e delle cose concretamente realizzate) hanno confortato anche l’impegno dell’Amministrazione Comunale a rivendicare, con pieno titolo, il recupero della nostra preziosa Ascia Votiva di Kyniskos producendo atti formali in tal senso che non possono essere messi in ridicolo dal solito anonimo “interessato”. A tal proposito ti allego, pregandoti di pubblicarla, l’ultima richiesta di rivendicazione dell’Ascia Votiva all’attuale Ministro per i Beni Cultuali On.le Sandro Bondi, effettuata in data antecedente all’uscita del tuo articolo in questione, non solo perché dimostra la nostra perseveranza, ma, soprattutto, perché chiarisce che, purtroppo, al di là di ogni metafora, la nostra Ascia Votiva di Kyniskos, in realtà, è ancora al British Museum di Londra.
San Sosti, lì 27-11-2008
IL SINDACO DI SAN SOSTI Geom. Vincenzo Bruno

Comune di San Sosti
Provincia di Cosenza
Tel. 0981-60151 / 60152
Prot. N.2292 del 21-11-2008
Al Signor Ministro per i Beni e le Attività Culturali
On.le Sandro BONDI
Via del Collegio Romano, 27
00186 ROMA
Illustrissimo Signor Ministro
I recenti risultati positivi relativi alla restituzione di reperti archeologici Italiani illegittimamente detenuti ed esposti presso Musei Esteri ci incoraggiano ad indirizzarLe la presente missiva. Già nella primavera del 1996 l’Amministrazione Comunale di San Sosti (CS), piccola cittadina nel Parco Nazionale del Pollino e la locale sezione “Kyniskos” dei Gruppi Archeologici D’Italia, interessarono il Ministro pro-tempore, On.le Veltroni Walter, della vicenda che di seguito, brevemente, cercheremo di riassumerLe: Nel 1846, in una ben nota area archeologica nel nostro Comune, fu rinvenuto un importantissimo reperto archeologico: “Un’Ascia Votiva in bronzo risalente al VI sec. a.C.”. Ad accrescere l’eccezionalità ed il valore del suddetto reperto, unico nel suo genere, contribuisce un’iscrizione sul reperto in dialetto Dorico e alfabeto Acheo. Sappiamo da documenti e fonti letterarie che il reperto in questione, presto famosissimo tra archeologi ed epigrafisti, fu custodito a San Sosti (CS) fino al 1857; da qui fu inviato, per ragioni di analisi e studio, a Napoli presso il Museo Nazionale diretto dal Dott. Minervini; da Napoli il nostro reperto iniziò un’oscura peregrinazione terminata, via Parigi (Castellani colletion!), a Londra destinazione British Museum (1886) dove tutt’ora è, gelosamente, custodito. Le precisiamo che l’allora Ministro On.le Veltroni Walter, con lettera del Giugno 1996-Prot. N.75/112-, così informava il Sindaco di San Sosti: “…di avere provveduto ad interessare il Direttore Generale dell’Ufficio Centrale per i Beni Ambientali, Archeologici, Artistici e Storici, competente in materia, affinché provveda a relazionarmi, dettagliatamente, in proposito”.
L’iniziativa dell’Amministrazione Comunale di San Sosti (CS), che ha trovato grande risalto sulla stampa e sulle televisioni Regionali, ha, tra l’altro, avuto anche un’eco Parlamentare grazie alla presentazione di una specifica interrogazione (N.4.03635) dell’On.le Romano Carratelli. A distanza di ben dodici lunghi anni, (malgrado l’ultima nostra, inutile, sollecitazione al riguardo nel 1999 al Ministro pro-tempore On.le Melandri Giovanna) e nonostante il mortificante e vergognoso, dimentico, silenzio del Ministero dei Beni Culturali, oggi confidiamo nella Sua appassionata verve di uomo politico legato alla filosofia della conservazione e recupero del nostro Patrimonio dei Beni Culturali, delle tradizioni, del territorio e della millenaria Storia Patria, per ribadire la nostra, datata, richiesta cioè: “Sapere quali iniziative il Ministero e quindi il Governo Italiano intende assumere per conoscere, presso gli attuali detentori, la sussistenza dei titoli che giustificano il possesso dell’Ascia Votiva di Kyniskos da San Sosti (CS) e la legittimità delle modalità della sua acquisizione e per attivare tutte le procedure giuridiche o politico-diplomatiche che consentano il suo ritorno in Italia”. Questa nostra ennesima iniziativa, che non vuole essere in alcun modo di campanile, si propone di stimolare, soprattutto, un movimento di risveglio culturale della Calabria, Regione pesantemente penalizzata anche in questo campo attraverso il saccheggio sistematico di gran parte del suo Patrimonio Archeologico e culturale che, paradossalmente, oggi arricchisce i Musei di tutto il mondo. Pertanto ci aiuti Signor Ministro a sapere e magari a riportare in Calabria e a riconsegnare ai calabresi un simbolo importante del loro più glorioso passato. Certi del Suo diretto interessamento, in attesa di un positivo riscontro, cogliamo l’occasione per inviarLe molti cordiali saluti.
San Sosti, lì 21-11-2008
IL SINDACO Geom. Vincenzo Bruno
Gruppi Archeologici D’Italia
Sezione “Kyniskos”di San Sosti (CS)
IL Direttore
– Calonico Pierino –
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