Fiera del Pettoruto: storia e tradizione

Di Angelo Martucci

Sin da tempi remoti fiere e mercati si svolgevano in prossimità di importanti santuari extraurbani(Emanuele Greco 2996, pp 233-242).
In età greca arcaica, i nuovi arrivati si appropriavano del territorio essenzialmente con la fondazione di santuari dedicati a Era o a Demeter-Persefone, le quali rappresentavano le protettrici della famiglia, dell’agricoltura e del raccolto.
Oltre che ad un importante vantaggio economico, la fiera rappresentava un momento fondamentale di aggregazione tra l’elemento greco e quello indigeno (Gabba, 1995 pp. 131-135).
Fiere e mercati continuavano a svolgersi con regolarità nei pressi dei santuari e delle importanti vie di comunicazione anche in età romana (Martens_Greco 1996, pp243-262).
In età paleocristiana e cristiana sui luoghi di culto pagani e lungo le principali vie di traffico, ancora in uso (sulle Carte greco-normanne del XIII sec. viene menzionata Aghios Sostis sulla via che conduce al Tirreno…), vengono edificati monasteri, chiese e santuari, che continuavano a svolgere la funzione di controllo del territorio che un tempo svolgevano i santuari greci e le più recenti ville romane; nella maggior parte dei casi (come a San Sosti) si conservarono anche le antiche fiere.
La nostra fiera del Pettoruto coincide con antiche ricorrenze bizantine: ha inizio il primo di settembre, che in età bizantina coincide con la Prima Indizione (1-15 settembre), il tempo utile per il pagamento delle tasse (Kazhdan G. 1995, pp. 148-152).
Era, dunque un momento fondamentale di aggregazione tra i popoli ed era un fenomeno economico, in quanto di vendeva, si acquistava e si doveva adempiere agli obblighi fiscali del sistema bizantino, proverbiale per la sua rigidità.
Dal punto di vista della tradizione liturgica, il sette settembre si celebrava la ricorrenza del martirio di Aghios Sozon, Santo patrono di Aghios Sostis (dalle ultime, inedite ricerche, si è venuto a conoscenza che sull’isola di Tinos, nella Prefettura dell’Attica esiste un piccolo centro balneare che si Chiama Aghios Sostis con il monastero intitolato al Santo che si festeggia il sette settembre con celebrazioni simili a quelle sansostesi e una fiera della durata di 6 giorni).
Con la latinizzazione della Calabria iniziata di seguito alla conquista normanna della fine dell’XI secolo e completata con l’età aragonese, allo scopo di cancellare ogni ricorrenza che richiamasse alla memoria il rito greco-bizantino, la celebrazione di Aghios Sozon fu sostituita da quella in onore di Santa Maria del Pettoruto.

Angelo Martucci

32 risposte a “Fiera del Pettoruto: storia e tradizione

  1. Il degrado della politica e la vivacità delle vicende culturali

    Se le vicende politiche locali attraversano una fase di “magra” è innegabile che una poco consueta vivacità invece “movimenta ” le iniziative culturali della nostra comunità.
    L’articolo di Angelo e le sue iniziative in campo editoriale sono la riprova di quanto affermo.
    E’ necessario comunque che questo lavorio culturale portato avanti da più soggetti( penso anche ai siti goladelrosa e millestoriemillememorie ) e con strumenti del tutto nuovi rispetto al passato trovi un momento di adeguata sintesi e preluda ad una fattiva collaborazione.
    Solo collaborando e considerando tutte le iniziative culturali come interdipendenti riusciremo “a far sistema” ed a creare qualcosa di valido e per i singoli e per la collettività.

    FRANCESCO CAPALBO

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  2. Un pessimista

    Sono assolutamente d’accordo con l’amico Capalbo, apprezzo l’impegno e la passione per la storia del nostro borgo dell’amico Angelo Martucci, a tal proposito, colgo l’occasione per esprimere i miei più sinceri apprezzamenti per questo bellissimo articolo. Ma, mi consenta di porgli una domada, alla quale spero vorrà rispondere: Angelo, sei d’accordo per il ripristino dell’antica fiera di strada, oppure no? Per quanto bello il tuo articolo, non puoi esimerti di prendere una tua posizione in merito. Sarebbe troppo comodo rimanere imparziali.

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  3. L’antica fiera di “strada” era un momento di scambi e di incontri sociali-culturali, il suo valore è solo questo.
    non inporta il luogo dove si svolge, infatti mi sembra di ricordare che principalmente la fiera si svolgeva lungo la via vecchia del Santuario e nel piazzale stesso, invece giù in via piano della fiera che allora non era altro che terreno libero, c’era la più ben frequentata fiera degli animali.
    Il successo di una fiera è nella qualità della stessa, non nel luogo. Miglioriamo l’ organizzazzione e l’accoglienza di stend validi, non il “Gran Bazar del pantalone tarocco cinese”.

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  4. Un pessimista

    Mi pare che l’amico Angelo, lo ha precisato a chiare note che la fiera era e deve continuare ad essere un momento di incontro e scambi. E’ altrettanto vero, se la memoria non mi incanna, che si è regolarmente svolta, da quel che mi ricordo in località Piano della Fiera. Se la località si chiama così, ci sarà un perchè…amico anonimo! Aspetto che l’amico Angelo si pronunci in merito. Ci riempiamo la bocca che dobbiamo conservare le tradizioni e farne tesoro culturale! E’ così che intenti farlo, amico anonimo? E poi, di quali miglioramenti parli? Buttare quattro bancarelle in un cantiere ancora aperto e non consegnato? Bel miglioramento!!!

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  5. Stiamo tutti aspettando con ansia che dirà l’amico Angelo in merito.
    Che ci illumini con la sua saggezza.

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  6. Caro Pessimista, non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire.
    Nella mia (anonimo)del 23 scrivo e confermo che in via Piano della Fiera vi si svolgeva la più ben frequentata Fiera degli animali.
    Pian piano trasformatasi nella fiera che tu conosci.

    Poi io parlo di migliorare l’organizzazione – l’accoglienza per gli stand validi ( più chiaro di così) NON DEL LUOGO, che può essere anche in via Piano Della Fiera.

    Come mai sei cosi interessato?
    Veramente credi che riportando la fiera giù, o in un altro sito in San Sosti, si migliori la qualità della stessa? Soprattutto senza che ci sia un’organizzazione e un’accoglienza ?

    Io non mi riempio la bocca, come dici tu, nelle mie righe non c’è nessun messaggio subliminale politico o privato, c’è solo sincerità e praticità , per questo motivo mi nascondo dietro l’anonimato.
    Comunque mi unisco al mio omonimo nell’attendere ( per te) il giudizio inconfutabile del dott. Angelo Martucci.

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  7. L'intellettuale prende sempre posizione

    Chi aspira a svolgere attività culturali assume sulle sue spalle compiti gravosi. Dall’intellettuale si aspettano posizioni precise, chiare, sgradevoli, decise.
    Come la pensa il dott. Martucci sulla localizzazione della Fiera?
    Il dottor Martucci è un intellettuale o la riproposizione in salsa sansostese della figura di Ponzio Pilato?

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  8. Io penso davvero che il Dott. Angelo Martucci sia un Intellettuale con la “I” maiuscola, forse l’unico che abbiamo nel nostro paese e per questo va salvaguardato.
    Caro Angelo grazie per le tue preziose informazioni sulla storia della fiera del Pettoruto, sei una persona speciale!

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  9. Vogliamo angelo martucci sindaco!…sarà il primo sindaco intellettuale della storia di San Sosti!

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  10. Mi scusino Lor Signori per la mia intromissione nella Loro discussione, io vorrei solo sapere una cosa da tutti gli “Anonimi” che esprimono il Loro pensiero scrivendo su questo sito:

    Perchè se il Dott. Angelo MARTUCCI ha scritto un articolo dando notizie storiche riguardanti la “fiera del Pettoruto” Voi insistete nel voler sapere cosa pensa dello spostamento della fiera?

    Non poterste semplicemente far tesoro delle notizie che Egli Ci fornisce a titolo gratuito solo per portarci a conoscenza di cose che non tutti sanno?

    Vi ringrazio anticipatamente per le risposte che vorrete dare alla mia semplice domanda.

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  11. Un pessimista

    Il mio interesse è quello di ogni cittadino onesto e riflessivo, caro anonimo. Parli di miglioramento, non hai ancora detto come! I castelli in aria siamo bravi tutti a costruirli, ma pio restano tali. Sono assolutamente consapevole che il problema non si risolve riportando la fiera al suo POSTO, quanto meno gli si ridà la sua vera identità di mercato di strada come è stato per secolo, come il Dott. Martucci ha scritto nel sua articolo.
    Non sono assolutamente d’accordo che un posto vale l’altro, immaginiamo che il festival di San Remo venga organizzato a Roma…Sarebbe la stessa cosa?
    Parli di accoglienza? Quale accoglienza è stata offerta finora nei nuovi padiglioni? Se così possiamo chiamarli.
    Se vogliamo fare un discorso serio dobbiamo pensare allora di mantenere la tradizionale fiera di strada e potenziare la nuova area trasformandola in un ente, quando dico ENTE, mi riferisco al fatto di regolarizzarlo giuridicamente, magari creando una società mista (Pubblico-privata) e poi si possono fare tutti i discorsi che vogliamo.
    Aspettiamo sempre che il dott. Martucci si pronunci in merito, se ha scritto un così bel articolo ci sarà un motivo più che valido.

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  12. Caro amico Angelo, ti conosco da una vita, so che sei una persona molto preparata, nonostante il tuo modo di essere e vestire al di la delle regole, ti stimo prorpio per questo…del resto i filosofi sono tutti un po strani, in senso buono, intento. Sono orgoglioso di essere tuo amico!
    Dimmi una cosa, però: Qual’è il messaggio che hai voluto trasmettere con questo articolo? (molto interessante).
    Su quale carro sei ultimamente?
    Fossi io sindaco non mi farei scappare potenzialità come te ed i tuoi amici e collaboratori.
    Ho visto il sito della tua casa editrice e ti devo dire che mi sono fermato un attimo a riflettere, soprattutto guardando il video di presentazione, mi ha colpito la bravura di Antonio Cozzitorto. Mi sono convinto ancora di più che rappresentate un patrimonio da valorizzare.
    Concludo dicendo, che purtroppo siamo stati avversari in questa ultima campagna elettorale, ciò non ha scalfito minimamente la grande stima che nutro nei tuoi confronti.
    Però ti devo dire che sono d’accordo con chi ha scritto di evitare di dare l’immagine del Pilato in versione sansostese.

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  13. Angelo Martucci

    Io sui carri ci salgo solo a Carnevale…poi scendo, però….altri, invece mangiano, bevono, gozzovigliano….ora sull’uno, ora sull’altro carro! E’ festa tutto l’anno….! Io valuto i fatti e nn i propositi…
    A me…poi, l’anonimato nn piace molto, tuttavia accetto il garbo ed il rispetto della persona.

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  14. Poveri noi!!!!!!!!!!! Eh sì, siamo molto bravi noi sansostesi a criticare le idee di altri nostri paesani e amici. Mi pare che non avete ancora dato una risposta alla semplice domanda posta dall’amico Azrael perchè vi siete accaniti a sproloquiare del dott. Angelo Martucci. Secondo il mio umile parere, non è importante il luogo dove si dovrà svolgere la fiera, ma le necessità impellenti per i commercianti che giungendo da posti lontani e soggiornando per più giorni nel nostro paese, hanno bisogno di bagni che per il momento non esistono in via Piano della Fiera.Inoltre , dovrebbero proibire l’affitto dei marciapiedi comunali, da parte dei privati e chi più ne ha ne metta.
    Il signor marco (vi raccomando!!! I nomi propri di persona si scrivono minuscolo!!!!!!!!!!!), è un gran diligentone, pertanto vogliamo LUI come sindaco perchè da come si esprime è un illustre personaggio. Che grande onore per San Sosti avere come SINDACO un ipocrita come (marco).

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  15. Assolutamente d’accordo con Ricky. Poi, scusate…per forza un cittadino deve prendere delle posizioni in merito a determinate questioni? Già il fatto che il Dott. Angelo Martucci non lo abbia fatto potrebbe significare che non condivide entrambi le scelte o le condivida in parte.
    Poi, di Ponzio Pilato io ne conosco tanti, ma veramente tanti! e Angelo non è tra questi.

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  16. Prima di pensare alla collocazione fisica della Fiera (mercato) si dovrebbe pensare a come trasformarla per dargli qualità e un’identità.
    Io penso che si dovrebbero finire i padiglioni o comunque sistemare quel luogo in modo grazioso e accogliente; adibito appunto per una Fiera. Al contrario, farla al Piano della Fiera, vuol dire non farla crescere e accontentarsi del solito mercato.
    Finiamola con i discorsi sulla tradizione; sono d’accordo con il signore quando dice che se proprio vogliamo osservare la tradizione allora dovremmo fare la fiera al Santuario; e al Piano della Fiera il mercato degli animali.
    Per lavoro vedo Fiere da oltre 30 anni. Vi dico che tutte quelle che giravo 20 anni fa non le ho mai più ritrovate nello stesso posto. Tutte spostate per riadattarle allo sviluppo e, naturalmente, migliorate per la maggiore ricezione. Poche Fiere rivedo sempre nello stesso luogo e non sono le migliori.
    Tuttavia non sto avalando l’idea di fare la Fiera nei piazzali nuovi così come sono oggi, ma puntare su quel luogo come sede per una Fiera degna della sua antica tradizione.

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  17. LA TERZA VIA..........

    E’ stucchevole questo dibbattito sulla fiera il suo sito la sua riqualificazione!voglio rivolgere a tutti gli amici di goladelrosa una domanda che mi viene spontanea,”pensate veramente che nella mente di chi ha proggettato la pseudo nuova area fieristca esisteva la logica del miglioramento qualitativo,funzionale e sopratutto igienicamente e sanitariamente evolutivo? siete veramente convinti che nella mente dei vecchi amministratori che hanno spostato la fiera vi era l’intensione di migliorarla dal punto di vista igienico,della sicurezza e della qualita’ complessiva?”senza fare discorsi basati sulle polemiche politiche io penso che tutto cio’ non era nelle menti ne degli amministratori ne tanto meno in quella dei proggettisti e vado a spiegarlo subito.a)quanto si vuole spostare cambiare o modificare un qualcosa specie quando si tratta di cose che appartengono alla collettivita’,lo si fa con l’intendo di migliorarla,cio’ non e’ accaduto per la nostra fiera,b)non e’ accaduto in quanto e’ stata precipitosamente spostata dal sito originario o tradizionale in uno in fase di costruzione,ancora cantiere e non completato,non collaudato e privo di qualsiasi agibilita’,proprio perche’ ancora cantiere,c)l’area ineressata e da espropriare doveva essere almeno il doppio se non iltriplo rispetto a quanto fatto,gli spazi angusti hanno fatto si che molti dei vecchi commercianti non sono piu’ tornati.d)Degli otto o nove padiglioni ne e’ stato costruito appena uno e nemmeno completato,con un ampiezza buona si e no per tre bancarelle di piccolo taglio,e)il problema igienico sanitario e’ stato chiaramente peggiorativo,zero servizi,f)nessuna attenzione per i disabili,una struttura nuova dovrebbe pensare ai diversamente abili,in quella piccola e angusta area non si e’ pensato non solo ai disabili ma neanche agli anziani meno capaci dei giovani a sopravvivere alle salite.stiamo parlando di una nuova struttura e in una nuova struttura vanno pensate e realizzate queste cose!!per non parlare della qualita’ delle merci esposte gia scadenti nella sede tradizionale,ha avuto una accelarata verso una qualita’ ancora piu’ scadente!!un centimetro di asfalto messo in fretta e furia pur di spostare la fiera ha fatto si che oggi non esiste una pavimentazione in quell’area ,potete andarla a visitare tutti!!.A San Sosti non abbiamo perso solo la tradizionale fiera di strada,abbiamo perso la fiera.Ventinove anni fa ci hanno raccondato che la fiera degli animali non si poteva piu’ fare perche igienicamente non idonea,nessuno pero’ si adoperato per presentare un proggetto per la costruzione di un foro boario visto che era l’unica cosa che avrebbe permesso di continuare con l’antica fiera degli animali,ed e’ andata persa.Adesso per motivi solo strettamente di natura economica per l’ente tre anni fa’ e’ stata spostata in tutta fretta la nostra fiera senza completare l’area e senza pensare di migliorare la vita dei commercianti che per otto -nove giorni permangono sul nostro territorio.Nonostante cio’ gli introiti per l’ente sono stati abbastanza deludenti e in diminuizione anno dopo anno,mentre quella che era la vera raggione per cui i nostri avi avevano inventato la fiera(ricaduta economica per i cittadini e anche per l’ente)e’ stata completamente spazzata via,ai sansostesi e’ stato vietato fittare terreni,allestire le tradizionali trattorie e quant’altro.Non si e’ fatto ne’ l’ineresse dell’ente ne quello dei cittadini.Detto cio sono convinto anch’io che l’evoluzione dei tempi richiede adeguamenti,modifiche adattamenti spostamenti,ma bisogna farli secondo una logica migliorativa in rapporto proprio all’evolversi dei tempi,delle sopravvenute nuove esigenze,con strutture completate.

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  18. chi va e chi viene....

    non condivido la scelta dei nuovi amministratori nello spostare nuovamente la fiera al suo posto di origine….come non ho mai condiviso la scelta dei vecchi amministratori quando la spostaRono nel nuovo sito “padiglione fieristico” o meglio grade ovile per persone “ammunziddrati”.
    Si poteva con gli stessi soldini che purtroppo vanno sperperati di qua e di la per fare abominevoli strutture poi lasciate al degrado e all’abbandono, ammodernare il piano della fiera con i dovuti servizi e facilitando il soggiorno di quei poveri baraccanti jittati ciassi supra a strada…(lancio qualche parola in dialetto così da poterci capire meglio). Invece no!!! i vecchi amministratori hanno preferito spostarla portandola dove si trova con la speranza di ricavare qualche gruzzolo per le casse del comune…la domanda nasce spontanea. QUANTI SOLDI SONO ENTRATI NELLE CASSE DEL COMUNE! ( se ne sono entrati)

    Oggi invece i nuovi amministratori hanno deciso di riportarla in via piano della fiera dove qualche anno fa gli abitanti di tale via si Lamentavano Per la puzza dei panini che vi entrava nelle loro case…e tali lamentosi gridavano con forza che la fiera venisse spostata!!! magari mello stesso posto dove fino a l’anno scorso si è svolta….la domanda nasce spontanea: ma queste persone sono coerenti con loro stessi? a me pare di no!

    Spero vivamente che la fiera abbia un grande successo, altrimenti fra 5 anni chi andrà la ri-spostera chissà dove, a secondo dei gusti dei sinbdaci che si susseguiranno…(naturamente ecluso l’ultimo pessimo sindaco)

    Chiudo col dire i barraccanti dovranno pagare i privati per svolgere la fiera quest’anno?
    la speranza è che non sarà così…

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  19. Leggendo tutti questi commenti mi viene da eclamare “DIO MIO!!!!!” Non è che io sia perticolarmente credente. Mi domando e dico: ma è mai possibile che i sansostesi siano propensi a colgiere qualsiasi minima occasione per polemizzare su tutto? L’artico del Dott. Angelo Martucci ha lo scopo di attribuire una valenza culturale a questo evento, di cui, grazie a lui siamo venuti a conoscenza. Quanti di noi eravamo a conoscenza che la Fiera esisteva già al tempo dei Greci? E che aveva un significato principalmente socio-economico? Era questo lo spirito dell’articolo dell’amico Angioletto.
    Già che ci sono mi pongo un’altra domanda: dove voi architetti, ingegnieri e scienziati “di circostanza” quando si spendevano centinaia di migliaia di Euro per realizzare quella bruttura architettonica? Già, allora, non fregava niente a nessuno, adesso è il momento di polemizzare…ed eccovi! Ai nuovi amministratori chiedo, come si svolgerà la fiera quest’anno? Quale sarà la destinazione d’uso di quel mostro architettonico? Conosco già la risposta…alla sansostese!

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  20. Fabio Novello

    All’amico Angelo vanno i miei migliori complimenti, sia per quanto scritto che, e soprattutto, per la capacità che spesso dimostra, di saper aprire gli occhi a chi li ha ormai chiusi a causa della nebbia che copre il nostro paese e/o a chi li ha voluti chiudere facendo finta di essere cieco, per il bene di tutti (ma sotto sotto per il male di tutti). Quello che scrivi Angelo servirebbe da insegnamento a molti, ma purtroppo se fossimo tutti uguali non ci sarebbero cattivi e buoni, biondi e bruni (o), olive (a) e ulivi, siri euro e siri marco, e soprattutto non ci sarebbero uomini e politici. Continua così Angelo e per chi scrive in anonimo o contro, c’è dall’alto chi ci pensa. A presto caro amico. Ora è tardi vado a letto mentre tu esci vero?

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  21. Zia Concetta

    Un articolo interessantissimo, devo però dire che in questo contesto è sprecato. A quanto pare non frega a nessuno quello che il Dott. Angelo Martucci ha illustrato, devo dire in modo magistrale, nessuno dei commenti, tranne quello dell’anonimo Antonio, ha centrato il vero senso: quello CULTURALE!
    Già che ci sono dico anche io la mia “che salto di qualità!”La solita cavolata alla sansostese, tutto questo per garantire gli interessupoli (poche centinaia di euro) di qualche assessoruccio/a e dei propri congiunti e amici. Che squallore!

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  22. Cari amministratori pensate che sia una mossa intelligente non far salire auto al Santuario!!??
    Mi spiegate come farete a dirlo ai fedeli che arriveranno con vettovaglie al seguito per trascorrere la solita giornata al fiume?
    E poi… ricoradatevi del decesso di un anno fa!!

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  23. Zia Concetta

    D’accordo con Luca. Sarà il caos totale. Preoccupatevi di mantenere le strade pulite e percorribili invece di uscirvene con queste genialate.
    Saranno contenti i proprietari dei negozi, i quali, proprio adesso che speravano di guadagnare qualche soldo dopo un lunghissimo periodo di magra, devono fare i conti con la vostra inelligenza sovrumana. Ma vi hanno suggerito questa idea o ci siete arrivati da soli? Ma che bravi!

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  24. LA TERZA VIA..........

    Cara za cuncetta anche qui ti sbagli!!cerca la terza via che ti aprira’ la mente!!!

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  25. Cercando notizie sulla fiera del Pettoruto, per caso ho scoperto questo sito.
    Ho iniziato a leggere con molta curiosità l’articolo scritto dal sig. Martucci.
    Un articolo molto significativo dal punto di vista culturale. Complimenti.
    Di conseguenza ho letto anche i commenti.
    Sconcertanti.
    Si è scritta di tanta polemica (politica) che non riguarda l’articolo.
    Secondo il mio semplice parere questo è una delle tante occasioni in cui San Sosti rinnova la sua visibilità al mondo intero e quindi la polemica si fa in altri ambiti.
    Io non sono una Vostra concittadina; sono anni che lavoro nel Vostro Comune e mi chiedo e chiedo sopratutto ai giovani ma quando passerete dalla politica del polemizzare a quella del fare e del creare con tutte le risorse che avete?
    Grazie
    Anna Giannieri
    Calzature S2
    Via Piano della Fiera
    SAN SOSTI

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  26. Zia Concetta

    Non mi pare proprio che la tua mente sia tanto aperta, poichè le persone lungimiranti ed attente, non aggrediscono chi la pensa divesamente!

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  27. Zia Concetta

    Mi scuso par l’errore di battitura.

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  28. LA TERZA VIA..........

    Tu non la pensi diversamente, sei solo incattivita!!e’ una cosa diversa!!!

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  29. Zia Concetta

    Mi scuso con il dott. Martucci perchè il sul bellissimo articolo è divenuto oggetto di polemiche.
    Ma mi consenta di spiegare cos’è la schizzofrenia: è la grave patologia di cui è affetto il Sig. Terza via, già il nome la dice tutta…comunque, ritorniamo alla spiegazione. Uno schizzofrenico è un soggetto affetto di una grave malatia mentale che impedisce la capacità di discernimento. Lo schizzofrenico vive una realtà distorta e farneticante, con gravi complessi di inferiorità, manie di persecuzione mescolati a momenti di lucida follia. Guai a contraddire uno schizzofrenico, la sua mente non recepisce e non elebora pensieri contrastanti e sfocia nella violenza. In conclusione, questo tipo di paziente va assecondato e curato. Ma non credo che tutti i sanstostesi siano affetti della stessa patologia, anzi non lo voglio nemmeno pensare.
    Mi scuso di nuovo con il dott. Martucci, ma quando ci vuole, ci vuole.

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  30. Attenti a cani e gatti.

    E’ vero che io devio il discorso, perchè passo dal tanto discusso problema della logistica della fiera ad un altro argomento molto attuale: le strade del caro amato San Sosti.
    Perdonatemi se ho deciso d’inserirlo in questi commenti , ma sarà l’ora inoltrata che mi fa scrivere dove mi pare. Allora ,preciso questo punto: POSSIBILE CHE Nè i vecchi amministratori, nè i nuovi, si siano accorti dell’indecente stato di pulizia in cui versano le strade di San Sosti? Ma!!!!!!!chiedo ancora una volta scusa, avete le bende davanti agli occhi , oppure non uscite di casa? BHE, ALLORA AGGIUNGO, FATE una bella passeggiata in PIAZZA LIBERTA’ E nei vicoletti del CENTRO STORICO, ma attenti dove mettete i piedi, potreste avere una brutta sorpresa……………
    Queste strade sono solo il gabinetto pubblico di cani e gatti…………………….Perche’ non pensate a risolvere il problema? NON PENSO Che costi poi tanto!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Viviamo nell’indecenza e non si salvaguarda così la salute dei cittadini. A NOME DI TANTI , CHIEDO DI provvedere per trovare la più urgente soluzione, non è certo un’immagine bella del nostro paese, specie in questo periodo estivo, in cui i nostri emigranti hanno fatto ritorno per ferie.

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  31. Stefano Carbone

    Ancora una volta mi devo complimentare con il mio carissimo amico Agioletto per il bellissimo articolo. Uno studio serio svolto su testi accademici di noti docenti universitari. In un mio articolo di qualche mese fa ho sottolineato che mi sento legato a San Sosti per la fraterna amicizia con Angelo Martucci e poi perchè ci ho abitato un mese e mezzo nel 2001, durante la campagna di scavi ai casalini condotta dal Prof. G. Roma.
    In qualche modo, quindi, mi sento coinvolto in alcune vicende culturali,che seguo con interesse e che riguardano il vostro grazioso paesello. Leggendo i commenti all’articolo, mi ha meravigliato moltissimo per la polemica politica assolutamente fuori luogo, che agli occhi di osservatori esterni come me (io vivo a Crotone) non depone bene. Dà l’immagine di una dialettica conflittuale e di grave disaggio sociale, che sinceramente non ho riscontrato durante il mese e mezzo di permanenza nella vostra comunità.
    Da militante in un partito politico, sono convinto che il dibattito, civile, debba tenersi nelle sedi appropriate e non sempre vale il detto “ogni occasione è buona…”
    Infine, conoscendo ormai da anni Angioletto, non penso fosse sua intenzione innescare tale polemica, bensì dare valore culturale ad un importante evento etno-antropologico, quale rappresenta la vostra fiera che ho avuto la fortuna di conoscere.
    Una grande plauso al commento del Sig. Capalbo e del Sig. Antonio che hanno colto il senso dell’articolo.

    Stefano Carbone

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  32. marco , sei abominevole, sputi veleno da tutte le parti del corpo. Si nota il tuo astio nei confronti di persone semplici ma preparate!!!!!!!!!!!!!
    Dai, adesso dimostraci la tua cultura , scrivi qualcosa in più, non limitarti a poche parole, solo così si potrà decidere , magari all’unanimità ,se sarai il PRIMO SINDACO SUPER INTELLETTUALE DA VOTARE TRA cinque anni…………….Auguri anticipati.

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