Di Raffaele Rosignuolo
Angelo Maranò, sansostese che studia Ingegneria Edile-Architettura UE a L’Aquila, ad un anno dal terremoto, ci regala la preziosa testimonianza di come ha vissuto quella notte in cui, alle 3.32, un forte sisma distrusse L’Aquila, sconvolgendo l’Italia e il mondo intero. La cosa che sorprende è che Angelo, nelle ore che precedettero la tremenda scossa, si comportò in modo cosciente e quasi consapevole di quanto stava per verificarsi. Nei giorni che seguirono il triste evento, gli chiesi di scrivere qualcosa che ricordasse la tragedia, ma Angelo volle aspettare di ritornare a L’Aquila per scrivere, in quel centro storico deserto, nella via dove perse una delle sue migliori amiche e la sua facoltà. Ora, Angelo concede, alla nostra lettura, la sua poesia, ASPETTANDO QUEL GIORNO (riportata in fondo all’articolo), per condividere insieme a noi il primo anniversario della catastrofe.
Ci racconta: “Quella sera ero nella mia casa in Via Madonna di Roio. La terra tremava e alle 23.30 ci fu una scossa abbastanza forte. Io ero solo in casa, i miei coinquilini erano partiti per le vacanze pasquali. La serata era molto fredda e caratterizzata da continue scosse. Alle 00.45 un forte boato mi sconvolse, mi mise tanta paura lasciandomi la sensazione che qualcosa di brutto stesse per arrivare. Ho avuto il presentimento che quel boato fosse un avvertimento, allora ho preso tutte le mie cose più importanti, ho fatto una valigia e l’ho portata in cucina. Stavo in piedi al termosifone, ad attendere. Il termosifone bruciava, ma le mie mani erano sempre molto fredde. Per distrarmi avevo la Tv accesa e passavo il tempo guardandola. Alle 3.20 la mia ragazza, Mariangela, mi telefonò e la sua dolce voce, calda, mi tranquillizzò. Dopo aver agganciato il telefono, neanche un minuto ed ecco che arrivò la fortissima scossa e scappai via immediatamente, mentre tutto tremava, portando con me solo le cose più preziose che possedevo, a cui tenevo di più: i miei disegni” .
Angelo, oggi, studia ancora a L’Aquila; ha scelto di voler continuare a studiare lì, perché crede nelle potenzialità della città. Naturalmente, ha cambiato casa, sono cambiate le aule della sua facoltà, ma rimane sempre lì, orgoglioso di studiare in questa città. Egli ci ha dato prova di come i sentimenti siano più forti della paura e noi sansostesi siamo fieri di lui. Bravo Angelo!
ASPETTANDO QUEL GIORNO …
Solo, abbasso lo sguardo
continuo a pregare
continuo ad aspettare
aspettando lui
Solo, sento freddo
ma la luce del giorno non arriva mai
no, non arriva mai
Solo, ancora e ancora
ad aspettare … quella vibrazione
che mi tormenta da tempo
ma la luce del giorno non arriva mai
no, non arriva mai
Là fuori è deserto,
è buio …
Il freddo blocca per un secondo il mio respiro
e lui arriva
– sono le 3:32-
lamentoso come la vibrazione prodotta da una chitarra distorta
portando via la vita delle persone …
ciò che hai di più caro
di più prezioso …
porta via ciò che ami …
Il tempo non passa…
sembra fermarsi insieme al tuo battito cardiaco
ti blocchi, e senti quel forte rumore
che ogni giorno
anche per un secondo
ti ricorda quel momento…
Quello che ho visto
Quello che ho provato
Quello che ho conosciuto…
Ma eccomi qui, ancora sulla via
eccomi, sopra i miei passi
rieccomi, a ricominciare la mia vita di prima …
ricomincio a vivere.
Solo, abbasso lo sguardo
E ancora una volta
continuo a pregare
continuo ad aspettare
aspettando quel giorno …
che venga fatta giustizia
per le persone scomparse …
solo quel giorno
il sole tornerà a brillare.
LA GIUSTIZIA IN ITALIA E’ LENTA,TROPPO LENTA E CON MOLTI CAVILLI, CHE NON COLPISCE, BENE FINO IN FONDO, NESSUNO. SOLO AI PIU’ DISGRAZIATI,QUELLI SENZA MEZZI E SENZA SOLDI, CHE NON POSSONO APPELLARSI AL PRIMO, AL SECONDO ED AL TERZO GIUDIZIO. QUINDI !!!!!!!
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Angelo,
sansostese a tutti gli effetti, purtroppo questi eventi lasciano turbolenze psicologiche che non si possono dimenticare, ma la tua straordinaria reazione di ritornare a studiare all’Aquila ti aiuta per proseguire gli studi ed insegna a tutti che non bisogna mai arrendersi eludendo il passato.
In bocca a lupo ed auguri, vincenzo calonico
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Ti faccio davvero i complimenti Angelo… Provo molta ammirazione per te! Credo tu abbia vissuto qualcosa di sconvolgente, qualcosa che forse la tv non è riuscita nemmeno a farci vedere in pieno. Ma lo hai affrontato e superato decisamente alla grande, continuando LI i tuoi studi… Una dimostrazione di forza, ma soprattutto di ATTACCAMENTO a quella Terra… Che a quanto pare ti ha dato anche l’Amore….Bravo!!!
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