Di Antonio Vigna
Sfido chiunque non si sia trovato, almeno una volta nella vita, davanti ad una sorta di possente “muro” fortemente stressante, nato dove si inizia a creare, dove si apre la crescita o si cerca di abbattere un tabù. Una vecchia legge inventata dall’uomo per farsi del male, che non ha mai portato a niente di buono ma che rimane, a dispetto, regola diffusa in tutti gli ambienti e che costituisce il nemico numero uno da combattere se non si vuole restare fossilizzati nella grettezza più profonda che ostacola ogni forma di miglioramento. Nasce subdola nelle menti, pian piano prende forma, si alimenta con i più deleteri meccanismi del pensiero, contagia e si ingrandisce a dismisura all’interno dei conflitti umani e diventa arma pericolosa pronta a ritorcersi contro tutti non escluso chi ne è stato la fonte. Un comportamento sbagliato inizia dove finisce il rispetto verso l’altra persona, dove certi valori morali vengono ignorati e calpestati, dove la cultura fondata su educazione e solidarietà viene soppiantata da certe logiche spicciole suggerite da interessi individuali che impoveriscono, inaridiscono ed affossano il benessere collettivo. L’indole, le potenzialità comportamentali incidono moltissimo sul carattere, la differenza viene fatta dalla personalità nel momento in cui si organizza nel cervello un’idea, ma una seconda importantissima tappa cerebrale ancora si deve compiere, infatti quando scegliamo di fare qualcosa, sbagliamo sempre se non siamo guidati da tanto buonsenso. Un’idea giusta, un’azione ben fatta devono essere accettate anche se vengono dal nostro peggiore nemico. Arroganza, gelosia ed interesse soggettivo devono essere sempre banditi. La nostra pigrizia, i nostri scarsi stimoli o la paura di essere superati da qualcuno che, motivato, ha voglia di fare più di noi non devono autorizzarci a bloccarlo o ancora peggio a distruggerlo. L’intelligenza deve sempre essere supportata da giustizia verso se stessi e verso gli altri. Cultura ed azioni riescono ad essere l’arma vincente ed a fare la differenza sol o se nascono all’interno di questi valori. Qualsiasi squadra, da quella sportiva o di lavoro a quella di governo, sarà debole e perdente se non sorretta da questa logica. Fino a quando non sapremo abbattere queste barriere tutti i nostri sforzi saranno scarsamente incisivi. Fino a quando non impareremo a fare gruppo scrollandoci di dosso i pesanti fardelli ancestrali che si confondono nella notte dei tempi, non riusciremo mai a procedere nel modo più vantaggioso come le più nuove regole del progresso impongono. Riflettiamo su questi concetti e sforziamoci di metterli in pratica, sciogliamo i vecchi legacci annodati dentro l’anima per librarla sopra dolci correnti. Assaporiamo il gusto della vita, abbandoniamoci quando questa ci permea penetrandoci dentro da tutti i pori con l’onda virtuale che noi stessi abbiamo creato. Godiamoci questi momenti indimenticabili, irripetibili, bellissimi che ci rendono il vero significato, il regalo più bello di questa nostra” brevissima esistenza”, offriamola a noi stessi, ai nostri simili, a quelli che verranno dopo di noi e andiamone fieri per averla ben vissuta.
Antonio Vigna