Di Michele Iannello
Sig.ra Maria Teresa, non conoscendoci di persona voglio presentarmi. Mi chiamo Michele Iannello, sono uno di quei giovani consiglieri, a detta di Oliva, invecchiati talmente rapidamente da dimenticare gli impegni presi nei confronti di voi cittadini.
Posso dirle che in quelle poche volte chiamato in causa sono stato lineare e, anche se in modo soggettivo, ho sempre scritto nei momenti in cui non venivo ascoltato.
Amo la politica fatta di rispetto, dialogo, umiltà e azioni positive finalizzate al bene collettivo e non per se stessi. Sig.ra Maria Teresa, essendo Sansostese “acquisito” ho potuto valutare meglio tante situazioni venutesi a creare.
Nella personale esperienza politica non ho mai subito pressioni, intimidazioni e, soprattutto, nessuno degli amministratori si è mai permesso di sbattere il pugno sul tavolo davanti a me.
Vorrei, ora, soffermarmi su un aspetto che, secondo me, da 20 anni sta rovinando San Sosti e non permetterà mai a nessuno di amministrare in modo democratico: NON FARE DISTINZIONE DI ELETTORATO. Riuscire in politica, per quello che mi è stato insegnato, significa essere capaci, con il tempo, di dimostrare a chi “democraticamente” non ti ha votato, di amministrare con senso del dovere, RIUSCENDO A SCINDERE LE QUESTIONI POLITICHE DA QUELLE PERSONALI. Con grande rammarico, devo affermare che questa suddivisione, in una piccola realtà come San Sosti, per molti risulta difficile, per non dire impossibile, da attuare. Per quanto riguarda i giovani, il verificarsi di attacchi alle persone, che io reputo spesso infantili, e tutti questi cattivi esempi fanno si che cresca il disinteresse a voler fare politica. Ci vorrebbe una sana politica; intento anche quella costruita sul confronto con la minoranza. Il confronto che manca, molto spesso anche da parte dell’opposizione, non consente di innescare un dialogo costruttivo fra chi rappresenta cittadini con idee ed espressioni ideologiche diverse. Tutto ciò accade, secondo me, perché non ci sono direttive politiche di partito, non si frequentano le sezioni e quindi nella maggior parte dei casi tutto lo si fa perchè, scusi l’espressione dialettale, “iu tiagnu i voti”. Per tutti questi motivi io sono uno di quelli che non manderebbe giovani allo sbaraglio solo per il gusto di candidarsi, ma sarei a favore di CORSI veri e propri per entrare nel mondo della politica. I problemi oggi sono tanti, prossimo il bilancio del 30 giugno dove si cercherà di evitare, se ci saranno le condizioni, il dissesto economico-finanziario; non dovuto a questi 12 mesi di amministrazione, ma a 20 anni di PURA FOLLIA POLITICA. In conclusione dico che in questi giorni, a causa delle situazioni giudiziarie di ricorsi e appelli, ognuno vuole essere risarcito per danni alla sua immagine. Penso, invece, che chi ne stia uscendo davvero a pezzi sia San Sosti e tutte quelle persone che con ciò non hanno nulla a che vedere. Non voglio credere, però, che il nostro paese sia fatto solo di gente disposta a distruggerlo, dobbiamo, invece, con l’aiuto di tutti, pensare di far ritornare San Sosti come io lo vedevo: “un paese speciale”. La saluto con la speranza di trovare presto un confronto con lei.
Michele Iannello
Se non si vuole fare distinzione fra elettori si deve fare la campagna elettorale basata solo su comizi pubblici di piazza e non sul porta a porta. Invece che lavorare nelle “caverne” sotto-sotto costruendo voti con le famiglie bisogna avere il coraggio di mostrarsi davanti alla folla e saper parlare apertamente dalle piazze di fatti che interessano il bene del paese. se invece si fa come si è sempre fatto fino ad ora si soccomberà favorendo amici e sfavorendo nemici … Le conseguenze negative di questo fare politica sono sotto gli occhi di tutti…
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Quanta demagogia… manco un discorso tenuto alla Camera è così distaccato dalla realtà.
Comunque mi chiedo quale sia stato il tuo tributo “attivo” per metter in pratica le tue idee… A parte qualche lettera con evidenti lacune amministrative e qualche disarticolato intervento in Consiglio… Prima di scrivere o aprir bocca dovremmo tutti imparare a documentarci innanzitutto e a trovare la soluzione ai problemi che mettiamo in evidenza…altrimenti è meglio il silenzio… si fa più bella figura…
“Se un uomo non è disposto a lottare per le sue idee o le sue idee non valgono niente o non vale niente lui.” ( Ezra Pound )
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Signor Iannelo, non la conosco personalmente neanche io, ma ho avuto già modo di apprezzarla quando scrisse l’articolo de 13/12/2009 in cui è stato l’unico a dare delle risposte proprio nel momento in cui nessuno aveva voglia di parlare; questo è stato notato da molti lettori andando, sicuramente, a suo favore.
Ci terrei a fare alcune precisazioni in merito ai metodi che oggi si usano in politica. I vecchi volponi pensano di prendere dei giovani inesperti (in politica), usarli come “riempi lista”, con promesse di fare l’assessore o il consigliere credendo di manovrarli a loro piacimento. La cosa peggiore è che, il più delle volte, ci riescono (ecco perchè Oliva scrive dei giovani “invecchiati”).
Io, più che credere nella politica del rispetto, credo nella politica come passione che si coltiva negli anni, partendo dal basso, con degli ideali e senza piegarsi alla logica del qualunquismo che porta anche i giovani ad essere”bruciati”.
Dalla mia esperienza personale le posso dire che vivo dall’età di 16 anni in una regione e in una città estremamente di sinistra. Le mie amicizie, al 90%, sono di quell’area politica e se solo mi fossi piegata a questa ideologia, avrei potuto raggiungere obiettivi ragguardevoli, ma i mie ideali politici sono altri e non permetterei mai e a nessuno di non farmeli rispettare. Ecco, perchè c’è bisogno di giovani che si formino prima politicamente e poi che siedano sulle poltrone! Quelle che si meritano e non che si “comprano” solo perchè hanno alle spalle famiglie numerose che possono garantirgli un bel po’ di voti. D’altronde, la vostra stessa lista è fatta di persone che, onestamente, io non ho mai pensato potessero avere idee politiche, ma solo numerose famiglie. In questa situazione, poi, i risultati sono a dir poco disastrosi.
Si parla tanto di non fare distinzione di elettorato, ma fino ad oggi nessuno ha avuto il coraggio di denunciare pubblicamente chi sono questi signori raccomandati e, soprattutto, chi li ha raccomandati. Io le posso garantire che se solo avessi delle prove non guarderei in faccia a nessuno, perchè ci sono persone che non possono permettere ai propri figli una vita decorosa per mancanza di lavoro, mentre ce ne sono altre che possono scegliere come, dove e quanto lavorare. Questa è una vergogna che pesa sulle coscienze di tutti quelli che ne hanno una e, soprattutto, sulla coscienza di chi sa e non parla.
Sono consapevole che in tanti hanno obiettato sul fatto che io non vivo a S. Sosti e per questo motivo mi recriminano il diritto di esprimere giudizi sul mio paese. Le persone che promuovono le campagne umanitarie contro la fame nel mondo non penso che lo fanno perché vivono in posti dove non esiste cibo!! Questo fa capire come esistono ancora persone poco propositive. Dovrebbero capire che viviamo in democrazia, abbiamo tutti il diritto di parola e il dovere di adoperare sempre con senso civico. E in questa ottica, io mi sono posta come obiettivo quello di scrivere per stimolare la sensibilità delle persone coscienziose!
la saluto e la ringrazio per avermi dato la possibilità di dire ancora come la penso.
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Al contrario di LUCY penso che il consigliere Iannello ha carattere. Il suo “tributo attivo” è quello di avere gli attributi per parlare con i cittadini dei problemi di San Sosti (aggiungerei che è uno dei pochi).
Gli altri colleghi quanta voglia hanno di confrontarsi con l’opinione pubblica?
Vorrei che fossi tu, cara LUCY, a dare questa risposta!
“Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni”.
Eleanor Roosevelt
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