PAPA FRANCESCO I, LA CONTINUITA’ DI BENEDETTO XVI NELLA SEQUELA DI CRISTO

Di Cesare De Rosis

papa_francescoSemplicità e testimonianza evangelica sono le caratteristiche principali del nuovo Papa che si è scelto il nome Francesco. In questo si trova un programma da realizzare. Nulla avviene di casuale nell’elezione di un Papa. Certo, la meraviglia è stata grande davanti al nome di Jorge Mario Bergoglio, ma la Chiesa per sua natura sorprende sempre. È bene non dimenticare i piccoli segni con i quali il successore di Pietro si è voluto presentare alla folla raccolta in San Pietro. Ai segni si associano le parole. “Come vorrei una Chiesa povera e per i poveri” è stata questa l’esortazione, l’appello, il desiderio, la missione che Papa Francesco I ha espresso nei primi interventi. Lo sguardo di questo umanissimo Papa si allarga all’intera famiglia umana: «La vocazione del custodire non riguarda solamente noi cristiani, ha una dimensione che precede e che è semplicemente umana, riguarda tutti. È il custodire l’intero creato, la bellezza del creato, come ci viene detto nel Libro della Genesi e come ci ha mostrato san Francesco d’Assisi: è l’avere rispetto per ogni creatura di Dio e per l’ambiente in cui viviamo. È il custodire la gente, l’aver cura di tutti, di ogni persona, con amore, specialmente dei bambini, dei vecchi, di coloro che sono più fragili e che spesso sono nella periferia del nostro cuore. È l’aver cura l’uno dell’altro nella famiglia: i coniugi si custodiscono reciprocamente, come genitori si prendono cura dei figli, e col tempo anche i figli diventano custodi dei genitori. È il vivere con sincerità le amicizie, che sono un reciproco custodirsi nella confidenza, nel rispetto e nel bene».Papa Francesco  ha «lo stile, la semplicità, la bontà, la bonarietà, ma anche la capacità di governo, di papa Giovanni XXIII» ha detto, e sono d’accordo, un noto cardinale. Da papa Paolo VI, invece, eredita l’anello detto “del pescatore”, che era di proprietà del segretario di papa Montini, monsignor Pasquale Macchi. Giovanni Paolo II fu l’ultimo papa padre conciliare, Benedetto XVI l’ultimo papa perito conciliare. Papa Francesco dovrà far compiere alla Chiesa un passo rispetto alla memoria del Concilio.

«Se non confessiamo Gesù Cristo diventeremo una Ong pietosa ma non la Chiesa, sposa del Signore», ha detto Francesco nella sua prima omelia da pontefice nella Cappella Sistina.Al di là della differente sensibilità – Ratzinger citava Agostino, Balthasar e Habermas, Bergoglio preferisce Bloy e Holderlin – la continuità di Francesco con Benedetto XVI è innegabile: il primo compito della Chiesa non sono le riforme, come se fosse un governo politico, o fantomatiche aperture sui cosiddetti “diritti civili”, come vorrebbero alcuni, ma la testimonianza della fede. Qui sta la vera radice della crisi della Chiesa, in Europa e nel mondo. Ne era convinto papa Ratzinger, che non a caso ha indetto uno speciale Anno della Fede, ne è convinto Francesco. Per il grande papa Benedetto XVI il suo successore ha avuto parole straordinarie che, in chiusura vorrei riproporre:

“Un pensiero colmo di grande affetto e di profonda gratitudine rivolgo al mio venerato Predecessore Benedetto XVI, che in questi anni di Pontificato ha arricchito e rinvigorito la Chiesa con il Suo magistero, la Sua bontà, la Sua guida, la Sua fede, la Sua umiltà e la Sua mitezza. Rimarranno un patrimonio spirituale per tutti! Il ministero petrino, vissuto con totale dedizione, ha avuto in Lui un interprete sapiente e umile, con lo sguardo sempre fisso a Cristo, Cristo risorto, presente e vivo nell’Eucaristia.
Lo accompagneranno sempre la nostra fervida preghiera, il nostro incessante ricordo, la nostra imperitura e affettuosa riconoscenza. Sentiamo che Benedetto XVI ha acceso nel profondo dei nostri cuori una fiamma: essa continuerà ad ardere perché sarà alimentata dalla Sua preghiera, che sosterrà ancora la Chiesa nel suo cammino spirituale e missionario”. Una continuità incredibile e commovente. Come al Papa Benedetto XVI il 19 aprile 2005 anche a Papa Bergoglio formulo gli auguri per un pontificato lungo e illuminato.

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