AL SEGRETARIO DEL PD NAZIONALE GUGLIELMO EPIFANI
AL CANDIDATO ALLA SEGRETERIA NAZIONALE DEL PD MATTEO RENZI
ALL’ON. LUIGI BERLINGUER
I sottoscritti DE MARCO VINCENZO, sindaco pro-tempore del Comune di San Sosti (CS), BONCOMPAGNI FRANCESCO, assessore alla cultura del medesimo comune, IANNUZZI ENZO consigliere e FERRARO ANTONIO, segretario del circolo PD di San Sosti, ritengono opportuno portare alla vostra attenzione quanto accaduto nei giorni scorsi nel nostro comune.
In data 29 ottobre è stata convocata l’assemblea del circolo PD di San Sosti per celebrare il congresso del Pd ed eleggere i delegati all’assemblea provinciale.
Innanzitutto, va precisato che gli iscritti al circolo nell’anno 2012 sono 40 e che il segretario del circolo ha ritirato dalla federazione provinciale n. 55 tessere per il rinnovo delle iscrizioni e per consentire eventuali nuove iscrizioni per l’anno in corso (2013).
Al momento dell’inizio dei lavori del congresso si sono presentate davanti al seggio un considerevole numero di persone, moltissime delle quali notoriamente schierate con il centrodestra e protagoniste, in prima linea, a sostegno delle forze del centrodestra nelle campagne elettorali per le elezioni politiche e per le elezioni amministrative.
Competizioni elettorali, queste, che hanno confermato la vittoria del Pd e del centrosinistra e la elezione a sindaco di Vincenzo De Marco, esponente di primo piano del Pd di San Sosti, del comprensorio dell’Esaro e della provincia di Cosenza.
All’invito ad allontanarsi per consentire un sereno svolgimento del congresso e la partecipazione al voto degli iscritti e degli appartenenti al Pd, vi è stato da parte di costoro il tentativo di determinare una inammissibile turbativa del congresso, facendo ricorso a comportamenti assai discutibili sul piano etico, prima ancora che su quello politico, ad opera di alcune persone il cui intento era chiaramente quello di determinare un vero e proprio stravolgimento dei caratteri e della natura del Pd, calpestando le più elementari regole democratiche e del buon senso: in una piccola comunità, infatti, si conosce nei particolari la storia dei singoli.
Siamo sinceramente dispiaciuti che a dare fiato ed a sostenere questi tentativi di vero e proprio stravolgimento e palese interferenza nella vita del Pd di San Sosti sia stato un nostro deputato che, con fare disinvolto e spregiudicato, non ha esitato a gettare fango nei confronti del nostro partito e dei suoi esponenti.
Infatti, in un incontro pubblico svoltosi a San Sosti il 1 novembre, alla presenza di un gruppo di persone nella sala del consiglio comunale, l’on. Magorno si è scagliato contro il sindaco ed il segretario del Circolo del Pd di San Sosti, descrivendoli come persone immorali e pronunciando parole offensive anche nei confronti del presidente della Provincia di Cosenza, dimenticando il suo ruolo di capogruppo del Pd svolto nel Consiglio Provinciale negli ultimi dieci anni.
A conclusione del suo intervento, l’on. Magorno chiedeva le dimissioni del sindaco di San Sosti per “immoralità ed indegnità”.
Parole pesanti che non possono passare inosservate in particolare se, a pronunziarle, è un parlamentare della Repubblica che, per il ruolo che riveste, si presume abbia piena consapevolezza del significato delle parole che pronunzia e conoscenza delle realtà che dovrebbe rappresentare.
Ancor più grave è il fatto che, da parte di un parlamentare del Pd, ci si arroghi il diritto di gettare fango su dirigenti ed amministratori che con passione, dedizione, sacrificio e rigore morale svolgono quotidianamente la loro opera di servizio alla propria comunità, in coerenza con gli ideali ed i programmi del partito a cui hanno deciso di aderire non nell’ultima ora, né per tifoseria a questo o a quel dirigente.
Simili comportamenti da parte di un parlamentare della Repubblica eletto nelle liste del Pd finiscono con arrecare danni incalcolabili alla immagine del partito e generano confusione e smarrimento, oltre che allontanare dalla politica i cittadini.
In una piccola comunità quale è quella di San Sosti, che noi ci onoriamo di rappresentare, provocano anche profonda turbativa nell’animo di tanti militanti che, in modo disinteressato e appassionato, si spendono quotidianamente per la propria comunità e per il nostro partito.
Il grave ed ingiustificato comportamento dell’on. Magorno non può, quindi, essere in alcun modo tollerato e dovrà essere attentamente valutato nelle competenti sedi del partito e del gruppo parlamentare, a tutela del rispetto delle persone, della dignità e del ruolo di rappresentanza, a partire da quella alta nel Parlamento della Repubblica che non consente a chicchessia atteggiamenti irresponsabili ed irrispettosi.
Cogliamo l’occasione per porgere i nostri più cari saluti.
San Sosti, lì 05/11/2013
IL SINDACO Vincenzo De Marco L’ASSESSORE ALLA CULTURA Francesco Boncompagni IL CONSIGLIERE Enzo Iannuzzi IL SEGRETARIO DEL CIRCOLO PD Antonio Ferraro
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