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II° Concorso Fotografico “Premio Mario Carbone” – “I GESTI DEL LAVORO”

Locandina2

 

L’associazione Movendo Lux, l’Associazione Porte Aperte, la Consulta Giovanile del Comune di San Sosti e l’Amministrazione Comunale  di San Sosti (CS) organizzano il secondo  concorso fotografico “Premio Mario Carbone”.

Il tema del concorso è: “ I GESTI DEL LAVORO”.

Il concorso è aperto a tutti, maggiorenni e minorenni  appartenenti all’Unione Europea.  La giuria, composta da tecnici e professionisti del mondo dell’arte, della fotografia e della cultura di livello nazionale, avrà la facoltà di escludere le opere non conformi ai requisiti previsti dal presente regolamento composto da n° 8 articoli. Per qualsiasi informazione scrivere a  movendolux@libero.it

REGOLAMENTO

ART. 1
ORGANIZZAZIONE e VALIDITA’

Il concorso è organizzato da: Associazione Movendo Lux, Associazione Porte Aperte, Consulta Giovanile del Comune di San Sosti e Amministrazione Comunale  di San Sosti (CS).
Il contest si svolgerà dal 01/07/15 al 31/08/15.
La cerimonia di premiazione dei vincitori avverrà in data 26 settembre 2015 presso la sala convegni della Clinica San Giuseppe sita in località Pettoruto, San Sosti (CS). Le opere che la Giuria riterrà idonee a concorrere al primo premio saranno esposte al pubblico in una mostra allestita in loco.
Il Vincitore sarà premiato dal Maestro Mario Carbone alla presenza di numerosi ospiti del mondo della cultura, della politica  e della fotografia.

 ART.2
TEMA DEL CONCORSO

Il concorso invita tutti i partecipanti a raccontare attraverso il mezzo fotografico come oggi si presenta il mondo del lavoro nella sua totalità. L’autore può riprendere attraverso l’occhio fotografico gesti, opere, personaggi, eventi che raccontano l’uomo ed il mondo del lavoro, ieri e oggi.

ART.3
REQUISITI DI PARTECIPAZIONE

Il concorso è aperto a tutti, professionisti e non professionisti, e non è previsto alcun limite di età. Ogni partecipante può inviare un massimo di 3 (tre) fotografie inedite, a colori o bianco e nero.
Saranno valide le fotografie scattate in un arco temporale che va dal 1° gennaio 2014 al 30 agosto 2015.
Per i soggetti minorenni è obbligatoria una liberatoria sottoscritta dai genitori o dal tutore legale.

ART.4
INVIO OPERE E SCHEDA DI PARTECIPAZIONE

Ogni iscritto dovrà inviare le opere, corredate della scheda di partecipazione debitamente compilata in ogni sua parte, a mezzo posta elettronica al seguente indirizzo mail:  movendolux@libero.it, entro le ore 24:00 del 30 agosto 2015 allegando la copia dell’avvenuto versamento della quota d’iscrizione a titolo di rimborso spese.
Ciascun partecipante verrà tempestivamente informato dell’avvenuta iscrizione al concorso e della contestuale ricezione delle opere.

ART.5
CARATTERISTICHE DELLE IMMAGINI

I file dovranno essere necessariamente rinominati con le prime sei lettere del proprio codice fiscale seguito dal numero progressivo dell’opera (esempio con Rossi Mario: RSSMRIO1.JPEG  RSSMRIO2.JPEG).
Le foto dovranno essere in formato JPEG o TIFF con una risoluzione compresa tra 240dpi e 300dpi.
Il file dovrà avere una dimensione non inferiore a 2448 pixel per lato più lungo.
E’ consentita la postproduzione ( curve, contrasto, nitidezza, livelli…ecc. ) senza far uso di fotomontaggi e/o elaborazioni grafiche che rendono lo scatto poco reale. Non sono ammesse diciture, firme o loghi impresse nelle scatto.

ART.6
GIURIA

La giuria presieduta dal M° Mario Carbone sarà, altresì, composta da tecnici ed esponenti del mondo della fotografia e della cultura.
Le opere saranno valutate in modo totalmente anonimo e secondo criteri che verranno scelti dalla Giuria durante una seduta preliminare.
Il giudizio della Giuria è insindacabile.

ART. 7
PREMI

  • Al primo classificato sarà assegnata una Fotocamera Reflex Digitale corredata di obiettivo;
  • Al Secondo classificato sarà assegnato un Treppiedi completo di testa;
  • Al terzo classificato sarà assegnato uno Zaino fotografico.

Si invitano i partecipanti ad essere presenti alla cerimonia di premiazione poiché la proclamazione del vincitore avverrà nel giorno e nel luogo previsto dall’art. 1 del presente regolamento senza ulteriore preavviso.
All’ingresso della sala sarà disponibile una segreteria che provvederà all’accoglienza dei partecipanti.
Non sono ammesse deleghe per il ritiro del premio ne tantomeno la differita della consegna se non per giustificato motivo.

ART.8
PRIVACY, RESPONSABILITA’ DEL PARTECIPANTE, DIRITTI D’AUTORE ED UTILIZZO DELLE OPERE IN CONCORSO

Fatta salva la proprietà intellettuale delle opere che rimane all’autore, gli organizzatori si riservano il diritto all’utilizzo gratuito delle immagini, per scopi divulgativi, promozionali, ecc., con la citazione dell’autore. Le foto inviate non verranno riconsegnate.
Ogni partecipante è responsabile di quanto forma oggetto della sua immagine, pertanto s’impegna ad escludere ogni responsabilità civile e penale degli organizzatori nei confronti di terzi. In particolare dichiara di essere unico autore delle immagini inviate e che esse sono originali, inedite e non in corso di pubblicazione, che non ledono diritti di terzi, e che, qualora ritraggano soggetti per i quali è necessario il consenso o l’autorizzazione, egli l’abbia ottenuto.
La partecipazione al concorso implica l’accettazione integrale del presente regolamento.
I dati raccolti saranno trattati ai sensi del D.Lgs 196/03. Essi saranno utilizzati dagli organizzatori al fine del corretto svolgimento del concorso.

Originale firmato e depositato agli atti.

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LA SCHEDA DI ISCRIZIONE

SCHEDA DI ISCRIZIONE

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Pubblicato il manifesto sul I° Concorso fotografico dedicato a Mario Carbone.

Manifesto Concorso Fotografico Mario Carbone

I° Concorso fotografico dedicato a Mario Carbone

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Dopo avergli dato la Cittadinanza Onoraria, ora San Sosti si prepara ad accogliere il primo concorso nazionale a premi in onore al fotografo Mario Carbone: “I luoghi della storia”. Di seguito il testo completo con i dettagli sul tema del concorso.

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22 dicembre 2012: San Sosti dà la Cittadinanza Onoraria A Mario Carbone

 

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Medaglia d’oro ad un illustre figlio di San Sosti

Ieri nella splendida Sala della Protomoteca in Campidoglio a Roma si è celebrata la 47° Festa dei Calabresi nel mondo. Una sala gremita di gente, calabresi e non, per omaggiare l’Associazione che fin dalla sua nascita ha avuto come obiettivo quello di valorizzare e diffondere gli aspetti  più nobili della tradizione calabrese, richiamando appieno quelle radici magno-greche che hanno ispirato la storia, la cultura ed il costume della Calabria e del suo popolo.
Alla presenza di numerose personalità sia del mondo sociale che politico ad iniziare dal  Presidente di Brutium Gemma Gesualdi, il Sindaco di Roma Gianni Alemanno e per la Calabria l’assessore al Bilancio della Regione Calabria Giacomo Mancini, sono state consegnate le Medaglie d’Oro Calabria 2012 a uomini e donne di Calabria che con la loro vita e opere hanno onorato nel mondo la Regione. Tra queste l’illustre figlio di San Sosti, Mario Carbone.
Accoglieremo con grande orgoglio questo nostro conterraneo quando verrà a San Sosti, il 22 dicembre, per ricevere la cittadinanza onoraria.

Lettera aperta al sindaco di San Sosti

Di Capalbo Francesco, D’Addino Giuseppe, Rosignuolo Raffaele

Egregio Sindaco,
il nostro paese, nel 1924, ha dato i natali a Mario Carbone, fotografo e documentarista di valore internazionale che da anni vive a Rignano Flaminio nel Lazio.
Nel corso della sua lunga attività Mario Carbone ha collaborato con insigni esponenti del mondo letterario italiano (Carlo Levi, Cesare Zavattini, Vasco Pratolini, Mario Soldati…). Intenso è stato il suo rapporto col movimento artistico denominato “Scuola di piazza del Popolo” di cui facevano parte artisti del calibro di Mario Schifano, Tano Festa e Franco Angeli. Nel 1964 ha vinto il Nastro d’Argento quale regista di una inchiesta sulla nobiltà calabrese dal titolo:”Stemmati di Calabria”.
Nel 1967 gli è stato attribuito il Leone d’Argento della Biennale di Venezia con l’opera:” Firenze, novembre 1966”. Numerosi premi gli sono stati assegnati come direttore della fotografia in film e documentari.
Alcuni comuni italiani, tra i quali Roma, hanno dedicato alla sua opera mostre e rassegne.
Protagonisti, ancora oggi, dei suoi innumerevoli lavori fotografici sono gli uomini semplici,i contadini, i vecchi ed i bambini.
Al pari delle opere di Luis Sepulveda “le foto dell’artista catturano momenti di vita comune, quotidiana, ripetitiva, che lo scatto fotografico rende irripetibili”.
Come spesso accade in questa nostra malridotta terra, le istituzioni sembrano non volersi accorgere degli uomini d’ingegno e tutto ciò in ossequio al vecchio dettame che impedisce a chi mostra valore di essere “profeta” in patria.
A nulla sono valsi infatti gli appelli pubblici continua a leggere su Mille storie, mille memorie 

Roma Capitale, l’Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione del Comune di Roma promuovono la mostra sul lavoro di un illustre Sansostese.

Fonte: forchecaudine.com

ROMA – “Lavorare in bianco e nero. Mario Carbone: il lavoro negli anni Cinquanta e Sessanta” è il titolo di una straordinaria mostra multimediale su argomenti che spaziano dall’occupazione delle terre da parte dei contadini alle interviste degli operai nelle fabbriche e altro ancora.
Quaranta fotografie in bianco e nero e quattro docufilm in rassegna alla Casa della Memoria e della Storia di Roma dal 30 ottobre al 4 dicembre 2010.
L’iniziativa è promossa da Roma Capitale, Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione in collaborazione con Zètema Progetto Cultura e curata da Annalisa Di Domenico.
Il mondo del lavoro negli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento è il tema centrale proposto dal fotografo e regista Mario Carbone nelle inquadrature di “Lavorare in bianco e nero”. Immagini che arrivano da un’Italia apparentemente lontana e dimenticata, ma che attraverso queste fotografie Continua a leggere

Un’altra buona occasione persa

Da un articolo apparso su questo Sito in data 30 ottobre 2008, recante il titolo “Cosenza celebra il regista sansostese”, apprendo che nella Biblioteca Nazionale di Cosenza, da venerdì 31 c.m. ci sarà una Mostra dedicata al famoso fotografo e documentarista, Mario Carbone, e che lunedì 3 novembre, questi, riceverà il premio Mario Gallo. Mi dispiace di non essere presente alla rievocazione di questa figura importantissima, amico e collaboratore di Carlo Levi, del quale ho appreso essere nato a San Sosti e poi divenuto cittadino del mondo della cultura, da un articolo, di qualche tempo fa, di Francesco Capalbo.
Mi dispiace non poter stringere personalmente la mano a chi, come tantissimi altri, ha portato alto il nome della Calabria nel mondo. Se ne conoscono tanti, sia nel campo della cultura, della scienza, dell’arte, del lavoro, ecc..
La Calabria è famosa nel mondo, più di ogni altra Regione d’Italia, ed è questo un dato di fatto. Al riguardo, esiste una associazione, con sede a Roma, Via Nazionale, chiamata proprio “Associazione calabresi famosi nel mondo”, che annovera e annualmente premia, persone nate nella nostra Regione e che si sono distinti nel mondo per i loro meriti ed il loro impegno in tutti i campi della vita sociale, culturale e lavorativa.
Mi ricordo, che lessi con grandissima attenzione l’articolo di Francesco, il quale, con lo stile e la sensibilità, che lo contraddistingue, descriveva la figura affascinante di Mario Carbone, e ne rivelava i natali sansostesi.
Successivamente all’articolo di Francesco Capalbo, Raffaele Rosignuolo, sempre su questo sito, rievocando, anche lui, con altrettanto stile e sensibilità, la figura di Mario Carbone, si rivolgeva all’Amministrazione comunale di San Sosti con il seguente appello: “Voglio proporre all’Amministrazione comunale di San Sosti, sicuro di interpretare il sentimento della maggior parte dei sansostesi, l’iniziativa di conferire la Cittadinanza onoraria al nostro conterraneo (Mario Carbone) e di allestire una mostra delle sue interessanti opere“.
Orbene, è passata l’estate, c’è stato l’Agosto sansostese, quale occasione migliore per poter accogliere nel nostro Comune il grande documentarista, allestire una mostra, e magari fare una cerimonia ufficiale, dandogli la cittadinanza onoraria?
Cosa si è fatto invece? Nulla.
Ancora una volta si sono perse più di una grande occasione; prima di tutto, quella di onorare un nostro concittadino che ha certamente dato lustro al suo paese natio; secondo, si è persa l’opportunità di far conoscere ai sansostesi la figura di Mario Carbone; terzo, si è persa l’occasione di far conoscere San Sosti a tutta l’Italia.
Ma se un Assessore alla Cultura non si occupa di queste cose, di cosa si occupa?
Le serate del mese di Agosto sono passate tra tarantelle, balli e canzonette; si è speso un poco di migliaia di Euro senza aver dato spazio alla cultura ed al momento di riflessione; i vetusti e stucchevoli Cugini di …., che per un’ora e mezza di spettacolo hanno ricevuto circa 9.000 Euro, sono stati il piatto forte dell’Estate sansostese, poi basta.
Perché non si prende ad esempio l’organizzazione delle serate estive, non dico delle grandi città, ma anche dei centri minori, dove l’evento spettacolare è affiancato sempre alla proposta culturale, alla riflessione su problematiche e tematiche sociali; dove si parla di Cinema, di Libri, di Fotografia e di qualsiasi altra cosa che rappresenta un arricchimento del nostro bagaglio di conoscenze?
Perché rimaniamo circoscritti sempre nell’ambito della famosa serata di “musica in piazza”?
Non dico che questa non sia importante, ci mancherebbe altro, specialmente in un periodo di vacanza, ma che non debba rappresentare l’aspetto principale, ma essere da coronamento a tutta una serie di altri eventi.
E’ mai possibile che l’organizzazione di eventi culturali e di svago debba essere soltanto una passerella per questo o quell’amministratore, in modo che poi si possa pavoneggiare e dire “avete visto come sono bravo? Ho fatto venire i cantanti! Quelli che si vedono in televisione!”.
I cantanti, sono pagati con soldi pubblici; non vengono gratis.
Ancora una volta si è persa una grande occasione, ancora una volta si è dimostrato di non essere all’altezza della situazione.
Ho chiesto espressamente a Raffaele Rosignuolo di pubblicare quest’articolo nella pagina di politica locale perché l’organizzazione degli eventi culturali e la gestione, da parte degli Amministratori locali, dei fondi pubblici, stanziati dalla Regione, Provincia, Comunità Montana, fa parte del buon andamento amministrativo del Comune, e si inquadra nel più generale contesto che vuole che vi sia da parte degli amministratori il massimo impegno, la massima capacità ed intraprendenza politico-amministrativa.

Pietro Bruno

Cosenza celebra il regista sansostese

La Cineteca della Calabria si fa promotrice di un’altra iniziativa culturale di interesse non solo regionale. Si tratta della mostra dedicata al fotografo e documentarista di San Sosti, Mario Carbone, che lunedì 3 novembre riceverà anche il premio “Mario Gallo” e del quale è possibile ammirare il suo percorso professionale a partire da venerdì 31 ottobre nella Biblioteca nazionale di Cosenza dove si svolgerà  l’inaugurazione alle ore 17 e 30. La figura di Carbone rientra nel campo di osservazione della Cineteca, presieduta da Eugenio Attanasio, che già, con la pellicola sui fatti di Melissa, si è fatta notare per la volontà di ripercorrere dal punto di vista storico-artistico la storia sociale della nostra terra. Alcuni preziosi documenti di questo artista nostrano, testimoni del novecento calabrese, saranno proiettati sia nella Biblioteca che nelle sale universitarie del Dams. Amico di Carlo Levi, Vasco Pratolini e di Cesare Zavattini, Mario Carbone è nato nel ventre di San Sosti, luogo di confluenza di un dedalo di viuzze, in via Regina Margherita ed è stato folgorato dall’arte della fotografia a soli tredici anni dopo la morte del padre, guardia forestale, avvenuta in Sicilia. Ritornato in Calabria per volontà  della madre ha la possibilità da uno zio di Cosenza di lavorare come ragazzo di bottega nel suo studio fotografico, realizzando foto tessere e ritratti di sposi.
A venti anni decide di emigrare a Milano e lavora da Elio Luxardo il più accreditato studio fotografico della città . Nel 1955 è a Roma dove ha “la fortuna di capire che il fulcro della città è Piazza del Popolo”. E’ qui che incontra amici quali Aldo Torchiaro (allievo di Guttuso), Mimmo Rotella, Mario Schifano, Tano Festa e Franco Angeli, con il quale divide lo studio. Con una punta di autoironia ammette che “andavano a mangiare al ristorante dei fratelli Manghi, famoso per aver nutrito gratis artisti senza soldi”. Mira a fare del cinema e per quarant’anni svolge l’attività di documentarista. Nel 1959 vince il Nastro d’Argento per la migliore fotografia ne “I vecchi” di Raffaele Andreassi. Nel 1960 è chiamato da Carlo Levi che gli chiede di documentare i luoghi del suo confino. E’ lui stesso a descrivere questa esperienza: “Conoscevo Carlo Levi già  da molto tempo, un giorno mi telefonò e mi disse se potevo seguirlo in un viaggio in Lucania con la macchina fotografica. Nel 1963 Cesare Zavattini lo vuole, con altri 14 autori, ne “I Misteri di Roma” in qualità di operatore e regista. Nel 1964 vince il Nastro d’Argento quale regista di una inchiesta sulla nobiltà calabrese dal titolo: “Stemmati di Calabria”.
Gira immagini splendide degli scontri di Valle Giulia ma rischia di essere picchiato e di vedersi distruggere la macchina da presa. Lo salva Bertolucci: il regista garantisce per lui con i manifestanti. Con la Calabria ha un rapporto intenso ma distante. Nel giugno del 1992 l’Università della Calabria lo presenta alla rassegna Ricerca sull’Arcaico.

Danila Letizia (Gazzetta del Sud)

San Sosti tra orgoglio ed affetto

Di Raffaele Rosignuolo

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