L’OSPEDALE DI CASTROVILLARI, PUNTO DI RIFERIMENTO PER L’AMMALATO CRITICO

Di Giovanni Rosignuolo

Con la delibera della G.R. n° 918 del 09/12/08, l’ospedale di Castrovillari è stato individuato come punto di riferimento, per l’ammalato critico, di una vastissima area. Per ammalato critico si intende un paziente in stato di grave emergenza con le funzioni vitali compromesse o in via di compromissione e quindi in pericolo di vita. Il prestigioso riconoscimento da una parte ci riempie di orgoglio, dall’altra ci pone di fronte a grandi responsabilità che inevitabilmente ci inducono ad attuare una serie di iniziative per prepararci ad accogliere, nel migliore dei modi, i pazienti le cui condizioni vitali versano in stato di pericolo. In veste di responsabile del Pronto Soccorso, struttura centrale della rete dell’emergenza, avverto la necessità di rivolgere un accurato appello ai cittadini ed ai medici del territorio affinché gli afflussi alla nostra struttura vengano opportunamente filtrati, lasciando afferire soltanto quei pazienti critici, in pericolo di vita. Per quegli ammalati non gravi, al contrario, e comunque bisognosi di ricovero, bisogna attivare dei percorsi alternativi che non vadano ad intasare il Pronto Soccorso. Tutto questo non per alleggerire il pesante fardello dei medici dell’emergenza, ma per dare la possibilità agli stessi di potersi dedicare con maggiore disponibilità e meno disagi, all’ammalato con le funzioni vitali compromesse. A me corre l’obbligo di divulgare informazioni per un corretto approccio con il Pronto Soccorso: si deve afferrire a questa importantissima struttura solo nel caso non vi sia la possibilità di fronteggiare un’urgenza sanitaria sul territorio. In tutti i casi in cui non si ravvisi uno stato di criticità, né in atto né imminente, pur se di fronte a patologie gravi che richiedono un’assistenza ospedaliera, si deve seguire un percorso alternativo, individuato dal medico di base di concerto con gli ambulatori specialistici che sono le strutture ospedaliere all’uopo preposte. Ritengo sia doveroso rivolgere parole di apprezzamento a quei medici di famiglia che vigilano sulla salute dei propri assistiti con diligenza ed assiduità, a fronte di molti altri, abbastanza deplorevoli, che vedono nel Pronto Soccorso un luogo dove dirottare sempre chiunque paziente faccia a loro ricorso.

Giovanni Rosignuolo

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