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Consigli degli esperti

Oltre l’immaginazione

Di Antonio Vigna

Immaginare ed anticipare il futuro da piacevole hobby, fino a diventare ricerca, acquisirne consapevolezza, sentirsene illuminato e graziato al tempo stesso, non è solo un bel gioco ma, diventa anche responsabilità. Imparare a cogliere certi segnali che ci indicano il cammino da seguire, dargliene il giusto significato è come penetrare il mistero ed al tempo stesso diventare pioniere degli eventi. Tutto ciò che avviene dentro ed intorno a noi diventa  punto d’inizio e di arrivo. Il nostro DNA ci permette di interagire con  l’energia generata dall’universo, tuttavia senza saperne ottimizzare l’approccio con tutte le sue potenzialità. Se si prova ad andare oltre la nostra immaginazione, se si ammette la possibilità di altre dimensioni tenute insieme in armonico equilibrio da un unico perfetto meccanismo  dove tutto, compresi quei  piccoli segnali provenienti da dentro di noi o da squarci di tempo e spazio, può avere valenza essenziale per la nostra esistenza ed i nostri obiettivi possono cambiare all’improvviso. Se ci proponiamo di interpretare tutto questo ”insieme” con positività, se proviamo a scivolare sui flussi  delle correnti della vita in armonia con noi stessi e con ciò che ci circonda, senza mai distogliere l’attenzione dagli scenari che consapevolmente ci siamo rappresentati, possiamo essere certi di esserci incamminati sulla nostra giusta  via ed iniziare quell’ affascinante viaggio che non può farsi senza  la convinzione di agire  all’insegna dell’ amore. All’interno dell’incomprensibile possono esistere verità tanto lontane ed oscure quanto al contrario, a noi vicine e percettive. Lavorare sui canali interattivi  dell’universo, captarne i legami con quelli interni del nostro corpo, dispiega la strada per  “un dialogo cosmico”. Porre attenzione alle  nostre energie interne, provare a scoprire come vibrano in sintonia con quelle universali è basilare per interpretare al massimo il nostro DNA. In ogni modo per interfacciarsi con l’equilibrio cosmico è indispensabile usare le sue stesse onde di frequenza, quelle usate dal sole per dare vita e nutrimento  alle piante, le stesse che noi possiamo emettere mediante atteggiamenti empatici.  Essere fonte d’amore e farsi amare  è essenziale per produrre questo vitale tipo di energia che i corpi celesti si scambiano per realizzare il loro  armonico equilibrio. Se tale energia viene  usata nei rapporti con nostri  simili si genera una sorta di empatia emozionale, ovvero  una  stimolazione  del  subconscio attraverso la via del cuore. Generare amore con amore  è come creare le basi per  uniformarsi all’equilibrio cosmico, parlare la sua stessa lingua, lavorare in sinergia con lui, ottimizzare la fluidità delle nostre azioni, cogliere dentro di noi la dimensione relativa per regalarsi sensazioni di benessere e libertà. Non a caso, Il grande Einstein diede tantissima importanza all’amore, all’interno dei contenuti delle sue teorie. In certi momenti si avverte che il tempo passa più velocemente, un’ora   sembra un minuto, capire cosa possa esserne la causa riproduce il senso della nostra esistenza. Per un attimo, inconsciamente si raggiunge il fugace equilibrio quasi perfetto ma, il nostro compito  è quello di capire ed imparare a raggiungerlo coscientemente,  trattenerlo il più a lungo possibile e farlo diventare realtà della nostra vita, proprio come quei bellissimi sogni che si vorrebbe sempre si avverassero. Essere più comprensivi e tolleranti verso le nostre e le altrui sofferenze, capire e farsene una ragione che non esiste onda positiva senza essercene stata prima  una negativa di uguale intensità,  imparare ad apprezzare e ringraziare per tutto quello che madre natura ci ha messo a disposizione, sentirsene parte integrante, sapersene “accontentare” ed agire con consapevolezza secondo tali principi,  fa parte di quel grande progetto da dove iniziare per poi espandere a tutti  luminosi sorrisi, provenienti dal profondo del nostro cuore e trasmessi con dolcezza dai nostri occhi. Questo sorprendente modo di interpretare la vita, se si riesce a metterlo in pratica, diventa la panacea di tutti i mali, ci lascia fortemente appagati e ci fa raggiungere la felicità vera, il tempo si contrae  mentre  una dolce brezza  scorre su di noi,  ci attraversa con un  brivido rigenerante, ci strappa  lacrime di gioia prima di essere risucchiata dalle correnti  ed insieme a loro  compiere  il  percorso infinito tra presente passato e futuro.

Le cose più belle

Di Antonio Vigna

Nella luce filtrata dai colori della vegetazione, mentre la mente si abbandona, scorrono dolcissimi e belli i miei pensieri. Quando voglia di vivere ed arte creativa si fondono, magicamente appaiono le regole del mondo. Spesso erroneamente scartiamo soluzioni che crediamo sbagliate perché troppo semplici ed immediate,  troppo facili per essere la verità che al contrario andiamo  a ricercare in contesti più complicati, perdendo di vista la linearità dei rapporti e la logica consequenzialità delle cose che ci circondano. La vita fin dalla nascita è sempre stata un continuo lottare e superamento di ostacoli, spesso ci mette a dura prova, a volte crediamo di non avere  la forza necessaria per andare avanti, a volte ci esaltiamo, diventiamo esageratamente esigenti ed esuberanti, distratti dimentichiamo di considerare che non sta scritto da nessuna parte che  possiamo pretendere quello che vogliamo o pensare di essere immortali, al contrario il nostro cammino, improvvisamente e senza preavviso, può drasticamente cambiare in peggio o interrompersi per sempre. Quante volte dalla tensione emersa dalla criticità di un Continua a leggere

Sulle onde dell’informatica

Di Vigna Antonio

I cambiamenti della realtà, i suoi segnali, i nostri ascolti, gli improvvisi e forzati adattamenti, dalla notte dei tempi, rappresentano l’affascinante avventura della vita, la materia della nostra esistenza. L’era informatica ci ha completamente assorbiti, con i suoi limiti ed i suoi vantaggi. Internet, come una gigantesca piovra, ha sciolto i suoi lunghi tentacoli sul mondo globalizzato avvinghiandolo in una sorta di stretta virtuale, irrinunciabile come il suo magico mondo che imprigiona ed assume valenza di strumento che racchiude tutte le potenzialità di un impatto immediato e dirompente che seduce. La velocità con cui si interagisce nei punti più lontani del globo è sorprendente, la possibilità di entrare in uffici, in banche, di studiare, di aggiornarsi, spedire documenti ed ogni sorta di altri scambi d’informazioni è meravigliosa, impensabile fino a qualche tempo fa. Restiamo allibiti e sopraffatti da questa devastante tecnologia, incapaci di farne a meno, che saprà sorprenderci ancora per le sue crescenti innovazioni e come un pugile ci servirà il colpo del KO, dopo il quale accetteremo a 360° il suo strapotere. D’altra parte sarebbe impensabile resistere ad un simile fiume in piena ma, rilassarsi ed interagire, farsi permeare dal dinamismo multimediale, sforzarsi di elaborarne i contenuti, dopo averli resi il più possibile nostri, diventa la scommessa, l’ultima stella da seguire. Il nostro modo di pensare, interfacciandosi con quello di ogni altra etnia attraverso i social network, dal delicato e contenuto twitter al più aggressivo e sfacciato facebook, ormai diventati parte integrante della nostra giornata tipo, svolge un ruolo essenziale nella genesi e nella nostra evoluzione storica. Inavvertitamente, senza nemmeno accorgerci, restiamo plasmati da potenti forze impalpabili ma percepibili che suscitano grande interesse, timore e paura per le continue insidie che corriamo all’interno di questa inesplorata e sconfinata jungla. Di tanta incommensurabile prateria virtuale occorre prendere coscienza responsabilmente. Con i nostri continui contatti, partecipiamo alla produzione di flussi di energia dai quali, lentamente, prende forma una sorta di linguaggio universale che ci permea e ci cambia. Se vogliamo agire con positività, diventa vitale guardarci dentro, provare a conoscerci dal migliore dei nostri punti d’osservazione, a renderci partecipi in modo costruttivo a tali fluttuazioni spazio temporali, a programmarci in modo esemplare, a sognare per ritrovarci sereni e carichi di speranza dopo ogni criticità. Andare avanti con amore e sensibilità, ispirarci a ricchezze condivise o inventare con sorriso, con gioia facendo tesoro delle nostre meditazioni più belle e profonde, ostentarle nel mezzo delle crudeltà più esasperate, dove la miseria annienta i pensieri, diventi il nostro percorso. Predisporci al prossimo approccio con il brigante che abbiamo dentro, farlo lampeggiare nel nostro profilo con lealtà e bontà, diventi il nostro obiettivo. Condivisione ed amicizia siano la lettura di tutti i messaggi, il grande desiderio di metterci a supporto di ogni sofferenza, per provare a tracciare la madre di tutti i solchi, quello più profondo ed indelebile che possa fare da traino in ogni contesto e dimensione. Sentirci al servizio di una giusta causa, inserirla con priorità nel nostro progetto, serve a trasmettere grande calore anche attraverso una comunicazione alimentata da sistemi freddi, serve ad illuminare le nostre menti per provare ad investire in umanità, usata sempre meno nei nostri rapporti di tutti i giorni, sempre più aridi. Ormai, purtroppo, per fare qualcosa in più serve solo un tantino di educazione ed un sorriso rassicurante, che diventa sempre più gradito. In un mondo che ormai si dà tutto per scontato ed importanza a niente, dove è sempre più prevedibile pensare male di ogni cosa, occorre avere il coraggio di andare controcorrente, decidere di dare il proprio buon esempio senza aspettarsi alcuna ricompensa. Ignorando ogni sorta di luogo comune, di scoraggiamento e di rassegnazione, occorre animarsi di sana imprevedibilità per agire di sorpresa e dare una scossa all’inerzia che attanaglia i nostri pensieri. Provare a generare nuovi impulsi vitali che danno più speranza e fiducia.

La mente umana quando è in sinergia con l’amore e viaggia sulle onde dell’umiltà e della semplicità diventa forza straripante, travolge anche internet ed ogni sorta di barriera e artificio elettromagnetico perché va ad attingere energia direttamente alla fonte, dove tutte le energie prendono forma, si materializzano per proiettarsi verso grandi spazi e dissolversi come tangente dell’infinito.

La realtà vista dall’altra faccia della medaglia

Di Antonio Vigna

Lungo i sentieri dell’esistenza tra una battaglia e l’altra, mentre le storie ci prendono e ci cambiano, siamo sempre alla ricerca di quel virtuale passaggio segreto, chiave universale di ogni contesto che ci permette  di trovare la strada migliore da percorrere. Un tale approccio con la vita ci fa percepire come sia infinitamente bella, ce ne fa innamorare ed anche quando siamo smarriti, sapere che  si può gioire, inventare, amare, ci fa anteporre a tutto, quell’ansia di scoperta che abbiamo dentro, quella curiosità mista a fascino che il procedere verso l’ignoto riesce ad accendere in noi. Mentre proviamo a scoprire dei luoghi, creare nuove occasioni, ci  riappare quell’irrinunciabile gioco a cui non sapremmo sottrarci per niente al mondo.

Ogni individuo ha un suo particolarissimo punto d’osservazione della realtà formatosi dalla sua esperienza passata più o meno vero e geniale ma opinabile. Non esiste un comportamento sicuramente oggettivo e condivisibile che risponde alle esigenze di tutti, ognuno è portato a fare Continua a leggere

OLTRE I CONFINI DEL RAZIONALE

Di Antonio Vigna

Un anno , un mese, un giorno possono essere troppo lunghi ma anche troppo corti. Se al trascorrere delle ore non accade nulla,  ci prende la noia, cominciamo a sbadigliare, abbiamo la sensazione che il tempo non passa mai. Se quella calma in cui siamo immersi viene rotta da un evento,  s’ innesca una gradevole tensione che è tanto più intensa quanto più forte è la causa che l’ha determinata. Fosse per noi viaggeremmo sempre sulle onde della felicità, vorremmo sempre essere agitati da situazioni  bellissime, ma questo non è possibile, spesso ci capita quello  non avremmo mai voluto. Quando l’evento accade, sia nel bene che nel male, perdiamo il controllo del tempo, le ore ci sfuggono come venissero risucchiate dal tubo del vento e siamo improvvisamente proiettati in una nuova avventura. Davanti a noi si spalanca l’imprevedibilità, il retro che non conosciamo della realtà, in una parola “il diverso” , che magicamente si stacca dalla monotonia della routine e ci infiamma, ci da la carica o ci deprime ma in ogni caso ci rende vivi e ci offre stimoli infallibili per rompere quel torpore che prima ci attanagliava. Il tempo costante  sulle lancette dell’orologio, subisce fluttuazioni, Continua a leggere

Dove inizia l’originalità

Di Antonio Vigna

Ai giorni nostri, parole come “timore”, fondamentali per stimolare correttezza e serietà, sono purtroppo uscite dal vocabolario della lingua parlata, rimosse da menti superficiali e sciatte. Sempre più spesso crediamo di essere onnipotenti e unica fonte di verità, con troppa presunzione anteponiamo le nostre idee a quelle degli altri e con arroganza sfuggiamo il confronto. Per smania di grandezza arriviamo a fare affermazioni infondate, denigratorie che spesso oltrepassano ogni decoro ed ancor peggio i limiti della legalità. Sul lavoro dimentichiamo di rappresentare un pubblico ufficio, ignoriamo regole deontologiche, anteponiamo agli interessi pubblici sempre più fatiscenti e allo sbando quelli privati, restiamo vittime delle tensioni che si creano ed anche la più piccola parola detta male, il più veniale atteggiamento ambiguo, rischiano di trasformarsi nel più classico e grave frainteso destabilizzando l’equilibrio dell’ambiente. Viviamo un momento storico dove non si è solo smarrita la strada maestra ma questa non si è mai trovata, né si sa dove sia. In una così delicata fase, non si può più aspettare che siano altri ad intervenire per risolvere i problemi, ognuno di noi deve essere pronto a scendere in campo, inventarsi qualcosa di geniale che possa in qualche modo spezzare questa spirale negativa. Nel mezzo di tanto Continua a leggere

Considerazioni di un medico di Pronto Soccorso

Di Rosignuolo Giovanni

*Pubblicato sulla Gazzetta del Sud del 29 febbraio a pag 35

Sono un medico che ha operato per trentadue anni nella emergenza ospedaliera vivendo in prima persona tutti i mali che affliggono questo comparto. Provo tanto sconcerto nel constatare il clamore con cui i media stanno rilevando, solo ora, lo stato di degrado dei D.E.A., fingendo di ignorare che le criticità di questo settore, non sono sorte con l’episodio dell’Umberto Primo, ma sono iniziate da oltre un decennio. Per molti anni, come Responsabile di Pronto Soccorso, ho segnalato ai miei referenti le criticità della mia struttura, raffigurando la problematica nella sua complessità ed individuando le relative cause. Rimango, altresì, perplesso nel constatare come i mezzi d’informazione, additando la politica quale unico responsabile del degrado dell’emergenza sanitaria, omettano di stigmatizzare la corresponsabilità di altre realtà che operano a valle della stessa politica. Mi riferisco a tutte le strutture sanitarie periferiche che per nulla svolgono una funzione di filtro, “scaricando”, mi si lasci passare questa brutta parola, il paziente in Pronto Soccorso anche per patologie curabili a domicilio. Mi riferisco, almeno per quanto riguarda la realtà calabrese, a quegli ospedali periferici che, male interpretando la normativa regionale che ha individuato in alcune strutture di Pronto Soccorso la funzione di Continua a leggere

Quello che la politica dovrebbe essere

Di Antonio Vigna

Quando si ha un’idea consolidata su qualcosa, il cui significato  esprime un concetto conosciutissimo  per la sua attualità e coinvolgente quotidianità  diventa spesso preda della più avvilente superficialità, sconfinando  nel più banale ed opprimente luogo comune,  con il quale tutti  sono disposti a lavarsi la bocca. Mi chiedo perché parlando di politica questo accade sempre. Tutti potrebbero fare a proposito  una loro personalissima analisi che in molti punti troverebbe d’accordo una buona percentuale di persone ma  non cambierebbe una virgola sul significato che il termine esprime e che inevitabilmente è di profonda sfiducia  appena il ricordo affiora. La causa è vecchia quando il mondo e va ricercata nella natura stessa degli uomini. Sinonimi come brama, avidità, gelosia ed egoismo ne sono la spiegazione più esemplare. Una volta Individuata la nicchia dove si annida il  male si dovrebbe estirparlo. Questa rimozione non facile, tuttavia non è impossibile ed è la strada dove occorre indirizzare  il nostro cammino. Trovare il coraggio per iniziare a ragionare  in modo diverso  è  doloroso ma  necessario perché in cambio c’è la sopravvivenza. Se un seme viene messo nella terra  ai primi caldi primaverili nascerà la pianta, se il terreno è la mente umana ci vorranno molte primavere perché la pianta nasca. Così come  nel terreno nessuna pianta nascerà se non sarà previamente coltivato,  anche nelle menti degli uomini dovranno essere avviati lunghi  processi  di   coltivazione dove si dovranno  mantenere alti i concetti di educazione e rispetto globale della persona, di  ogni  grado e Continua a leggere

Parigi, città magica e strepitosa maratona

Di Antonio Vigna

Quando sei  sopra  a poco più di 100 Km quadrati di prateria metropolitana,  a poche centinaia di metri, l’aereo sta per atterrarci, ci sei dentro,  la senti palpitare ed avverti la magia di una città affascinante dove la normalità non è la regola, ti trovi a Parigi. Dalla grandiosità e particolarità dei monumenti e palazzi costruiti  in pietra foggiata direttamente in situ da scultori che ne hanno ricavato balconi e cornicioni senza possibilità di sbagliarne le misure, sono nati quei caratteristici cimeli architettonici che  vivono nel tempo   pregiatissimi  e che rappresentano un autentico, antico patrimonio artistico. Alla bellezza e vastità dei numerosi, curatissimi giardini, tra cui fanno spicco quello del palazzo reale e di Lussemburgo, con le loro siepi simmetriche,  alberi ad Continua a leggere

Energie nascoste lungo i sentieri del mondo

Di Antonio Vigna

Quando avverti il vento dell’amore spalanca il cuore e con innocenza accarezzalo, allarga le braccia e con le mani tienilo forte, è pane, medicina, vita. Metti ogni cosa da parte e gridalo forte. Ascolta dentro di te il suono dell’anima che vibra e respirane intensamente il profumo profondo. Un altro anno è ormai cominciato, non indugiare, caricati di grandi forze e risparmia energie, presto ne avrai bisogno: la fragilità umana è tanta, il conforto sempre poco. Preparati a dare spinta a questo mondo, il tempo scorre troppo velocemente, non puoi restare inerte, inventa qualcosa che lascia di te un buon ricordo. C’è qualcuno sofferente, dagli un conforto, si vive solo una volta, spiegagli com’è importante la luce che esce dai suoi occhi e com’è grande il suo coraggio che ora ha smarrito. Paura di volare, paura di vivere, scaccia questi cattivi pensieri, guarda lassù nel cielo quei colori splendidi da quanta armoniosa perfezione sono uniti, apri loro Continua a leggere