La Redazione
L’esilarante commedia teatrale “Quannu si mazza vatti e quannu s’incudini statti” , scritta da Francesco Guzzolino e realizzata dalla Compagnia teatrale “I Belli dentro”, è andata in scena lo scorso 28 aprile nel Teatro di Roggiano Gravina (Cs). Uno spettacolo basato sulla comicità contrapposta a momenti di grande morale e riflessione, lavoro esaltato dalle ottime performances degli attori che hanno dato vita ad una serie di variopinte gag, imprevisti, giochi linguistici arricchiti gradevolmente dal dialetto che ha catturato il pubblico in sala trascinandolo in briose risate.
Teatro gremito, infatti, le persone hanno abbracciato con scroscianti applausi la compagnia teatrale e l’autore, tributandone un più che meritato successo. Un’opera inedita quella del maestro Guzzolino che ha voluto rappresentare e denunciare la crisi dei valori e il capovolgimento dei ruoli nelle famiglie d’oggi. Altro tema affrontato è la libertà, intesa come slancio verso la visione di Cristo, inoltre, l’opera è stata impregnata dal concetto di luce tratto dal “Sensibilismo” (Corrente artistica inventata dallo stesso autore) contrapposta al buio della Realtà che sovrasta la morte e l’amore.
Erano anche presenti all’evento: Peppino Perticaro (Assessore alla Cultura del Comune di Mottafollone) e Lucio Paura (artista e amico-collaboratore dell’autore).
Sul concetto di Luce nel “Teatro Cosmico” di Guzzolino, lo stesso Lucio Paura, nel 2006, nell’opera “il Sensibilismo” scriveva: <<Questa radiazione elettromagnetica entra dentro, colpisce il vetro dell’anima; i raggi rifratti in obliquo scendono giù, quelli riflessi salgono su verso il triangolo dei tre colori primari per formare l’arcobaleno: la voce del sensibilismo>> .