Anche San Sosti nel libro di Orsimarsi “Con Altri Occhi”.

Tratto da MondoLiberoOnline.it

Il romanzo Con Altri Occhidi Tommaso Orsimarsi vede tre giovani universitarie romane percorrere l’A3, dirette in Sicilia per le vacanze estive, incontrare un anziano signore anch’esso romano in un Autogrill . Questi si offrirà di cedere le proprie conoscenze, maturate in anni di viaggi calabresi, sulle orme degli studi compiuti dall’etnologo, Ernesto De Martino, con il suo metodo dell’equipe e di una triste detenzione, patita da sua moglie Sara, nel campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia. Conoscenza ed esperienza troveranno il punto di sintesi in un viaggio filosofico, storico sentimentale, che avrà come base il pensiero degl’illustri filosofi calabresi e di come questi nel tempo si offrirono come fervidi innovatori. Laino Castello, Papasidero, Mormanno, Morano, Frascineto, Castrovillari, Cerchiare ,Civita, San Lorenzo Bellizzi, Altomonte ,Lungro ; San Marco Argentano ,San Sosti, San Demetrio Corone, Cassano allo Ionio, Santa Maria del Cedro, Crotone , Cotronei, Martirano, Mongrassano, Pizzo Calabro, Tropea, Catanzaro , Cosenza , attraverso la loro storia le loro leggende , le loro credenze ,i loro personaggi , si offriranno spontaneamente, componendo come le tessere di un mosaico, nella visione d’insieme , la figura essenziale della Calabria , e allo stesso tempo facendo riflettere il lettore ,sulla complessità di una terra e dei suoi abitanti, i suoi temi sociali , che trova le sue ragioni allor quando , viene individuato quel filo storico, senza del quale tutto appare disorganico e caotico.
Anche i diversi punti di vista , appartengano essi a ai filosofi ai viaggiatori del passato, agli invasori, ai briganti, agli arberesh , ai cantastorie, ai salinari di Lungro, agli emigranti, agli internati del campo di prigionia Ferramonti di Tarsia , saranno determinanti, per un viaggio nell’animo umano, alla ricerca di quelle ragioni di vita che avvolte risultano incomprensibili e sfuggenti . Calabria dunque , come un embrione primordiale , dove tutto può nascere progredire , e porsi come capofila , sulle basi di quella tramandata e innata melanconia, che staccandosi per sua natura da un pensiero comune , ne crea uno nuovo , e pronto ad affermarsi con naturalezza e originalità.

“Quando si pubblicano romanzi di questo genere, spesso si incontra la difficoltà di far capire che divulgare il proprio lavoro, non vuole dire avere velleità di divenire famosi, o peggio arricchirsi a spese di chi propone l’opera – commenta l’autore – Chi conosce il mondo dell’editoria sa bene ,che ciò è solo un atto d’amore verso la propria terra, che vede troppo spesso maltrattata ed ignorata dai circuiti informativi, a qualunque livello.
Sapete bene quado sia importante, che le generazioni di oggi e di domani, incontrino posti e personaggi, familiari, nelle loro letture , soprattutto per non sentirsi isolati culturalmente, o solo per incentivare quel senso di appartenenza, che li possa rapportare verso realtà esterne e farle proprie.
Si diventa dunque cittadini del mondo ,quando si è consapevoli di essere cittadini delle proprie terre – conclude – senza questo indispensabile passaggio, si è solo “apolidi “smarriti””.

di Tommaso Orsimarsi, Assistente Capo della Polizia di Stato
“Con Altri Occhi” edito da Luigi Pellegrini Editore e presentato a Cosenza il 17/12/2011.

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