La depressione a San Sosti.

Di Vincenzo Raimondi

Il tema in questa piccola società sembra non essere mai trattato o preso con molta superficialità, il problema è molto serio e le persone che ne soffrono superano la media Nazionale, (la media nazionale  è del 3-5% sul totale della popolazione e nella fascia d’età 25-55 anni è del 12%).
Le Donne sono in numero maggiore, gli uomini se pur in numero inferiore ne sono colpiti in forme più gravi.
La fobia sociale è una malattia frequente fino al 13% delle persone può avere la fobia sociale di gravità variabile. Le condizioni socio-economiche su questo territorio fanno sì che nelle persone con un carico di responsabilità familiare basato sulla precarietà economica minano l’equilibrio psicologico, e di conseguenza i rapporti familiari e sociali. Molto spesso il rifugio ideale è l’alcol con tutte le sue conseguenze.
Gli stress continui possono scatenare o peggiorare il disturbo e può diventare grave, a causa della compromissione dei rapporti sociali e del lavoro, portando fino all’isolamento sociale.
Il rischio di suicidio è del 5-10% di chi soffre. Perciò, Depressione, Ansia e Disturbo Bipolare sono malattie importanti, che non devono essere sottovalutate, specialmente quando sono gravi.
Una ricerca effettuata in Norevegia dice, (Chi cade in depressione vede aumentare le probabilità di morire. Il mal di vivere si trasformerebbe così in causa di morte, seppure indiretta.
È la sintesi di una ricerca effettuata dall’Università di Bergen, in Norvegia, in collaborazione con medici dell’Institute of Psychiatry del King’s College di Londra. Lo studio è stato pubblicato sul prestigioso British Journal of Psychiatry, si è protratto per circa quattro anni e ha coinvolto oltre 60mila persone.
Dalla ricerca è emerso che per le persone depresse il rischio di mortalità aumenta in maniera proporzionale ai fumatori. I medici si sono trovati di fronte ad un risultato inaspettato, anche perché mentre il fumo come fattore di rischio per l’insorgenza di tumori è un fatto accertato, al contrario non si conoscono ancora le ragioni che fanno della depressione un pericolo per la nostra incolumità fisica oltre che un disagio psicologico. Una possibile e generica spiegazione è l’abbassamento delle difese immunitarie provocato dallo stato depressivo dell’individuo, ma in ogni caso, come afferma il dott. Robert Stewart del King’s College, “questa connessione tra depressione e mortalità esiste e merita attenzione”.
Un altro aspetto interessante della ricerca riguarda il fatto che il rischio di mortalità sale, ma in maniera minore, nelle persone che oltre alla depressione presentano un alto livello d’ansia. Il dott. Stewart fornisce questa spiegazione: “Sembra che ci troviamo di fronte a due gruppi di rischio con dinamiche differenti. È possibile che ciò sia dovuto al diverso metodo di richiesta d’aiuto da parte dei pazienti. Mentre quelli depressi difficilmente s’interrogano sui possibili sintomi fisici, che ritengono causati dalla depressione, le persone depresse ma anche ansiose chiedono aiuto alla ricerca di sicurezza”.
Il bisogno di essere rassicurati spinge questi soggetti a cercare spesso il conforto di un medico, oltre che di amici e parenti, il che consente una verifica delle condizioni fisiche della persona ansiosa e quindi in molti casi il trattamento e la cura delle patologie presenti.
I ricercatori auspicano per il futuro un livello d’attenzione più alto a questa connessione fra depressione e mortalità per poter approcciare il problema con terapie nuove e alternative).
La Scarsa Attenzione del sistema sanitario Regionale nonostante sia la Regione con il baget economico più importante, fa sì che di riflesso sia sottovalutato il problema nei piccoli centri, dove l’individuo affetto sì auto emargina per paura di essere giudicato un diverso.

Vincenzo Raimondi

9 risposte a “La depressione a San Sosti.

  1. Finalmente un discorso serio.

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  2. Caro Vincenzo questo tuo discorso non fa una piega, ma vorrei solo aggiungere che nel nostro paese non mi sembra che regni la depressione. Le persone depresse che vivono tra noi, sono depresse per problemi personali e certo bisognerebbe aiutarli, se ti permettessero di farlo e di farti entrare nel loro IO. Certo però, che se la politica sansostese attuale, che tu conosci bene ed hai appoggiato, continua di questo passo, proseguendo sulle orme di quella che l’ha preceduta, allora da qui a poco, San Sosti diventerà il paese più depresso d’Italia. Auguri caro “Compare”

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  3. Caro Fabio il mio non era un intervento sulla politica, ma su un problema molto serio che attanaglia un mucchio di persone nella nostra comunità, hai perfettamente ragione quando dici che queste persone non si lasciano aiutare purtroppo c’è un retaggio culturale per la quale queste persone si chiudono a riccio nei loro problemi.
    Sulla tua nota della politica Sansostese posso aggiungere che non c’è continuità, perchè questa è peggiore. Auguri anche a te e alla tua famiglia.

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  4. Bisogna fare un pò di chiarezza sulla depressione intesa come malattia vera e propia e depressione intesa in senso lato, data magari da una incertezza del momento, sia politica che economica, ma è comunque circoscritta ad un particolare momento che, se risolto, si risolve anche quel malessere. La depressione intesa come malattia vera e propia invece colpisce anche chi apparentemente non ha problemi, ogni ceto sociale, ti svuota di ogni entusiasmo, di ogni voglia di vivere e nel giro di poco tempo hai la sensazione di non avere ne passato ne futuro; ogni mattina ti alzi chiedendoti perchè sei ancora al mondo dato che non vali niente e soprattutto come fare per arrivare a sera.
    Le persone che ti stanno vicino devono farlo con molta discrezione e pazienza, devono aiutarti senza essere invadenti e soprattutto devono farti capire che ti vogliono bene e che se hai bisogno puoi contare su di loro.
    Per quanto riguarda la mia esperienza personale posso solo dire che quando si tocca il fondo bisogna sempre risalire.
    Io fortunatamente ne sono venuta fuori dopo quattro anni e di questo devo ringraziare la mia famiglia e soprattutto me stessa.

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  5. CaraFrancesca il mio intervento è finalizzato a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla questione, per non lasciare soli chi è afflitto da questo malessere ( malattia ), chi scrive ha vissuto questa brutta esperienza all’età di 16 anni, arrivando sull’orlo del suicidio, con forza di volontà ne sono uscito fuori da solo e mio malgrado non potevo avere la famiglia vicino perchè ero fuori per lavoro, ti posso assicurare che non mi mancava nulla, economicamente guadagnavo più di oggi, gli amici non mi mancavano e vivevo in ambiente molto positivo, oggi ho 45 anni e in questo lungo asso di tempo posso affermare di essere maturato e mi fa molto male vedere persone che soffrono.
    La tua è una testimonianza importante e potrebbe un imput alla soluzione del probblema di tante persone.
    Grazie Francesca.

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  6. ANONIMOEBASTA!!!

    RICORDO A TUTTI CHE IL NOSTRO COMUNE E’ FORNITO DI UN UFFICIO IDONEO PER TALE PROBLEMA MA,
    MOLTI LO DIMENTICANO; PER LA PRECISIONE, ESISTE L’IMPIEGATA ADDETTA LA LPU DI TURNO ED ANCHE IL PULMAN PER EVENTUALI SPOSTAMENTI.
    COMUNQUE IL PROBLEMA C’E’ E NESSUNO NE’ E’ COSCIENTE; QUESTO NON SIGNIFICA CHE LA COLPA E’ DI SAN SOSTI MA, DEL NOSTRO “TEMPO” DOVE TUTTO E’ IL CONTRARIO DI TUTTO E, DOVE NON CI CURIAMO DEI PROBLEMI ALTRUI, BENSI’ DEL NOSTRO LUSSO.

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  7. il nipote dello spadaccino

    Sono solo uno dei tanticho non vogliono usare i blog per mostrare le proprio foto in posa in attesa di consensi….+Ma quelli che manifestano il proprio pensiero esprimendo cio’ che gli passa nella capoccia osservando il mondo ad occhi aperti nel modo piu’ libero e personale senza imposizioni o censure,e con il piacevole rischio di dire cose che infastidiranno qualcuno.mi sono ritrovato a pensare al mondo dell’imformazione definirebbero non tradizionale” cioe’ internet e dintorni..Da questo inevitabilmente mi sono immerso coi pensieri nella grande palude di questo sito dell’informazione veicolata di parte
    .Sono giunto ad una conclusioene che in questo mondo esprimono opinioni piu’ o meno condivisibili,non e’ questo il problema…anche perche’ altrimenti mi morderei la coda visto che anch’io sto esprimendo un opinione…+ e q quasi mai i fatti.Ma gurdatevi intorno,guardate chi scrive.e che scrivono auguri,gruppo folk. ecc.ecc..Ma se nessuno parla dei fatti,come ci si puo’ far delle opinioni.Come possiamo scegliere da che parte andare davanti un bivio..Che proponi sig.raffaele,basta con le puttanate,San Sosti,sta morendo e voi giovani che proponete,dove sono le idee.
    Dove sono i tuoi amministratori che custodisci
    i suoi commenti nel Comune di Roncofritto”amico ‘fatti e non p……e………………

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  8. Caro Raffaele sicuranente il sig. nipote dello spadaccino avrà sbagliato l’argomento dove rispondere, qui è stato trattato un argomento serio e non le baggianate, per quello che mi riguarda ultimamente non sono stato tanto buono su questo sito che sarebbe protetto da te, eppure non ho nulla da obbiettare ho avuto ampio spazio e senza censure.
    In quanto alle foto in posa per accaparrarsi consensi, se pur discutibile, sono sempre meglio e più onorevole degli anonimi.
    Il mio giudizio su ciò che possono proporre i giovani, partendo da una mia idea: li ritengo migliori di quella che è stata la mia generazione, non sò quale sia la tua, inoltre, sono il frutto del cattivo esempio che questa piccola comunità ha dato e continua a dare hai propri giovani; abbiamo ben poco da recriminare.
    Un’altra piccola precisione, Raffaele è stato il primo a dare veramente voce ai cittadini.. compreso chi non ha le p…. di mostrare la propria faccia.

    Vincenzo Raimondi

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  9. ANONIMOEBASTA!!!

    Hai ragione, per Raffaele.
    Solo che lui è l’incarnazione del
    “QUARTO STATO”;
    “INQUISITORE E CENSORE DEI PENSIERI ALTRUI”.
    pubblica se per te va bene!!
    VIVA LA VERA VERITA’.

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