Pensieri e ragioni. I veri pusillanimi.

Non vuole essere una difesa d’ufficio per nessuno, se non altro perché non ce n’è bisogno in quanto le espressioni talvolta utilizzate qualificano da sole la fonte,  ma un semplice e breve approfondimento e chiarimento. Mi sento di poter dire che, in generale,  i veri vigliacchi, secondo il mio punto di vista (ma è chiaro che le opinioni di coloro i quali ragionano sulle frequenza dell’etica, della legalità, della correttezza e della coerenza,  divergono da coloro che sono sintonizzati su altre frequenze), dovrebbero essere invece  quelli che, ipoteticamente, si sono riempiti  i  conti in banca alle spalle e a danno della collettività e che non hanno il coraggio (nemmeno le capacità e gli argomenti?) di replicare nel merito  limitandosi, sempre nell’anonimato, che criticano (si noti la coerenza!),  alle sole invettive (hanno la coda di paglia?); e non quei cittadini che, seppure nel legittimo anonimato, rappresentano delle situazioni, argomentandole adeguatamente, che sono sotto gli occhi di tutti quelli che vogliono vedere. Si ricordi che anche i Partigiani agivano nell’anonimato e nella clandestinità ma è venuto poi il momento di uscire allo scoperto, l’importante è lottare per una giusta causa. Nel caso specifico potrebbe essere quella di cercare di far emergere finalmente la ormai storicizzata ed endemica malapolitica, rappresentata non soltanto da quelli che appaiono (quali potrebbero essere, in senso generale, i consiglieri e gli assessori) ma anche da coloro che in modo defilato manovrano e agiscono (tirano le fila)  in maniera subdola e  pusillanime. Una buona e legittima azione politico-amministrativa deve essere improntata, fra l’altro, ai principi di trasparenza e correttezza che vengono violati laddove, per esempio, ci si dovesse accordare, sottobanco,  con gli amministratori, facendo parte del clan di turno, che dovrà rientrare il terreno di Mevio e non di Sempronio fra le aree edificabili  o che si dovrà realizzare o sistemare o illuminare la strada vicino al terreno o alla casa o dietro la casa di Tizio e non di Caio, senza minimamente prendere in considerazione ciò che invece sarebbe utile per tutti.  L’evidenza è evidenza e non si potranno aggredire, seppure verbalmente, coloro i quali si limitano semplicemente a sottolinearla  esprimendo un’opinione contraria agli  affaristi (che danneggiano la collettività), come gli stalinisti e i fascisti. Democrazia è anche possibilità di manifestare liberamente  il proprio pensiero (se se ne ha uno differente dall’interesse personale e con una propria forza intrinseca);diritto di grande portata, sminuito da quelli che lo esercitano attraverso semplici catilinarie. Ah dimenticavo! L’attuale regime però è quello definito da taluni opinionisti  “puttanocrazia” (io aggiungerei fondata sul libertinaggio e la depravazione), laddove per meretricio si dovrà intendere non soltanto  la pratica di vendere sesso ma anche quella di vendersi, quest’ultima più diffusa della prima. Ragionate! Ragionate! Cominciate a pensare al bene comune ed elevate il livello del confronto! Per la vostra stessa dignità! E vedrete che andremo tutti d’accordo!

3 risposte a “Pensieri e ragioni. I veri pusillanimi.

  1. Sei hai le prove......

    Se hai le prove di tutto quello che dici e..sopratutto se hai le p…le,vai a denunciare questi malfattori altrimenti smettila di continuare a buttare fango gratutito contro pesrone che sicuramente sono piu’ limpide e oneste di te…Poi per tua norma e regola l’anonimato non e’ affatto manifestazione di democrazia e libero pensiero,se un cittadino si sente libero le cose le deve dire apertamente altrimente e’ solo un vigliacco che butta fango nascondendosi dietro l’anonimato.Devi comunque sapere una cosa molto importante,questo tipo di anonimato e’ molto fragile,basta poco per risalire al responsabile di invettive,calunnie e diffamazioni.Quindi se vuoi veramente dare il tuo contributo per il bene di tutti,apriti e,esterna liberamente,sottoscrivendo quando scrivi,cosi’ almeno ci possiamo guardare,metaforicamente in faccia.Ad un anonimo incattivito si puo’ rispondere solo anonimamente.SCRIVI IL TUO NOME COSI? LO FACCIO PURE IO.

    "Mi piace"

  2. Fino a quanto abuserai ancora della nostra pazienza o catilina?
    Per quanto tempo ancora codesto tuo furore ci befferà?
    A
    quale limite si spingerà la sfrenata tua audacia?
    Cicerone.

    "Mi piace"

  3. Chi parla di correttezza! Signori miei!!!!!
    Un tizio che usa questo giornale per sputare veleno, calunniare, diffamare. Ci vuole una bella faccia tosta, o meglio, è una questione di coscienza! Come si fa a chiamare vigliacchi e delinguenti delle parsone, in anonimato, difendere l’anonimato e dire che tutto questo è per il bene del paese? Se non è pazzia questa…!
    Anche io scrivo in anonimato, tuttavia credo di non aver mai usato questo tipo di linguaggio che si usava nelle peggiori teverne di porto.
    Ascolta il consiglio di Zia Concetta, fatti curare da un buon psichiatra.
    Voglio vedere se il gestore del sito censura anche questo mio commento…

    "Mi piace"

Lascia un commento