CARA VECCHIA FIERA

In realtà voleva essere un commento all’articolo/sfogo dell’amico Pietro Bruno (la sua mente è a Roma ma il suo cuore è a San Sosti!) poi però mi sono reso conto che la “faccenda” di quella che è stata ribattezzata “l’antenna del castello” è davvero incommentabile! Posso solo dire che anche a San Sosti abbiamo il nostro EcoMostro. Ho deciso allora, visto che è stata lì chiamata in ballo, di dire due paroline sulla cara vecchia fiera. Cara perchè, chi non ricorda le lunghe estenuanti passeggiate dall’Hotel Santa Croce fino “alla fontana” dove ci si rifocillava di acqua insolitamente fredda e si ripartiva per altre 2-3 ore di marcia; e i bagni di folla cui si andava incontro quando si tentava di attraversare in macchina “u chianu da fera”, quei bagni di folla che ti facevano sentire una rockstar alle prese con i suoi fans e nei quali avresti tanto voluto essere Mosè; e i doni che i generosi commercianti ci lasciavano terminata la fiera e che rimanevano a decorare “u chianu” nei giorni successivi e che ci facevano tanto sentire la loro mancanza. Vecchia perchè, inutile a dirlo, la fiera del Pettoruto ha una tradizione centenaria, è un filo conduttore che lega epoche, culture, tradizioni, usanze diverse…appunto diverse. E a questa diversità che è una diversità conseguente all’evoluzione non si è accompagnata l’evoluzione delle strutture, delle condizioni igienico-sanitarie e di viabilità che il comune aveva il dovere di apprestare per consegnarci una fiera del Pettoruto che fosse compatibile con le esigenze della modernità. Fiera perché fiera si estendeva lungo il piano al quale ha dato il suo nome e fiera portava addosso il fascino della sua storia centenaria…quella stessa fierezza con cui ha saputo ritirarsi silenziosa in quello squallido “spiazzale” abbandonata dal comune (ma questa non è una novità) e forse anche dalla gente (e questa è la novità). Eppure in quel punto si sarebbe potuto fare qualcosa di molto bello: che cosa avreste pensato se la nostra Fiera pur restando in quello stesso piazzale fosse stato circondato da siepi curate, alberi, illuminazioni suggestive e poi sentieri in pietra, muretti in tufo, zampilli e fontane artistiche? Penso che sarebbe stata tutta un’altra cosa…ma forse è troppo…siamo abituati ad accontentarci.

Elio Ardifuoco

Una risposta a “CARA VECCHIA FIERA

  1. pietro bruno

    CARISSIMO ELIO, MI FA PIACERE CHE TU CONDIVIDA QUESTE TEMATICHE.
    UN SALUTO A TE E ALLA TUA FAMIGLIA.
    PIETRO BRUNO

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